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Mazzetti (FI) a evento AIN: “Senza nuove tecnologie fra cui il nucleare la transizione energetica non sarà indolore”

Le dichiarazioni dell’On. Erica Mazzetti intervenuta oggi all’evento dell’Associazione Italiana Nucleare.

“L’inserimento del gas e nucleare nella tassonomia verde europea è un passaggio essenziale per stimolare ricerca e investimenti e da qui dobbiamo partire. Per fortuna su questo punto l’ha spuntata la Francia ed è un bene per tutti i paesi europei! Rispetto agli anni passati, a tanti anni fa in cui gli italiani hanno bloccato il nucleare, i giochi sono cambiati e l’energia ci costa sempre di più. Il gas industriale, faccio un esempio che mi è stato riportato da alcuni imprenditori del mio collegio di Prato, costa oggi otto volte in più rispetto a un anno fa e non è più sostenibile per le imprese: se non ci sarà un cambio di rotta, molte saranno costrette a chiudere” ha detto.

“Le energie alternative – ha aggiunto – come solare ed eolico, ormai da oltre un ventennio presenti sul nostro territorio, non potranno mai essere l’unica risposta per la transizione energetica, sia perché hanno una produzione intermittente e spesso molto debole, sia perché ancora mancano accumulatori in grado di soddisfare tutte le richieste, e, infine, hanno costi di manutenzione e smaltimento eccessivo oltre alla debole potenza. E non dimentichiamo che questo grande sviluppo delle rinnovabili, che comunque ha un ritorno positivo, è ricaduto sulle tasche del contribuente. Quindi, dobbiamo iniziare a mettere a frutto anche altre tecnologie”.

“Un paese industrializzato e complesso come l’Italia, oggi, non può permettersi di privarsi di nuove tecnologie, fra cui il nucleare, che, naturalmente, dovrà essere di nuova generazione. Negli anni ’60 eravamo leader di questa tecnologia: la nostra banale ottusità demagogica, purtroppo ancora molto radicata, ci ha limitato per oltre trent’anni. Adesso – ha rimarcato – dobbiamo favorire la ricerca su queste nuove tecnologie e gli investimenti anche nel nostro paese sia nel pubblico – penso al centro ENEA del Bacino del Brasimone dove da anni si è sviluppato un centro di ricerca internazionale – sia nel privato, finanziando aziende che investono in ricerca e formazione”.

“Adesso la politica con scienza e coscienza deve introdurre una strategia energetica differente e nuova, che abbracci tutte le tecnologie, altrimenti e tra non molto il costo dell’energia schiaccerà le famiglie e il nostro tessuto imprenditoriale e produttivo” ha concluso.

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