“Non si capisce come un uomo delle istituzioni, un tenente della Guardia di Finanza, si prenda la briga di entrare nella banca dati di 800 persone per spiarne la vita, e scoprire poi che gli spiati sono quasi tutti del centro destra. Chi gli ha commissionato “il dossieraggio”, da chi è pagato, chi c’è dietro tutto questo, e siamo sicuri che sia per dare informazioni solo ai giornalisti? Ad alcuni giornalisti? A me possono fare tutte le intercettazioni che vogliono, tanto lo so, lo sento, che i cellulari hanno all’interno delle presenze che ascoltano. Dai tempi di mio padre, ma non me ne è mai importato niente, ma è un fatto di una gravità inaudita questo poter controllare un cittadino senza che nessuno ne sapesse niente. Un interrogativo che butto sul tavolo: cui prodest? Controllati senza che ci sia un processo in corso, un’inchiesta, qualche approfondimento da portare avanti. E poi consegnare il tutto a un giornale. Urge chiarezza” Così interviene al programma Prima di domani su Rete 4 la vicepresidente dei deputati di Forza Italia, Rita Dalla Chiesa.
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