“L’intervento che chiediamo continuamente, fin da marzo, al Governo é per un’iniezione di liquidità a fondo perduto per le imprese in difficoltà e ancora chiuse, non certo un intervento pubblico che punti a statalizzarle. Il tessuto produttivo italiano é fatto sì di grandi imprese, ma per la maggior parte di piccole e piccolissime imprese che non hanno la forza di ricapitalizzarsi e di indebitarsi. Oltre a questo va aggiunto uno shock fiscale dato dalla somma di flat tax, un punto originario del programma del centro-destra, e patto fiscale di cui anche oggi il Presidente Berlusconi parla nella sua intervista. Stiamo rimandando scadenze fiscali che potremmo eliminare. Al contempo dovremmo avviare tutte le riforme necessarie alla semplificazione e alla sburocratizzazione del nostro Paese per ripartire, senza statalismo, verso una fase di crescita libera il più rapida possibile”.
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