News Toscana

LUCCA: Area del Sibolla diventa spazio horror, Marchetti (FI): «Qui manca coscienza ambientale. Già a luglio la mia richiesta alla Regione di linee guida sul Protocollo di gestione»

«A luglio scorso, all’indomani della sigla del Protocollo di gestione delle riserve tra cui quella del Sibolla, atto che vede capofila la Regione ma che coinvolge nelle attività gestionali gli enti locali, in questo caso il Comune di Altopascio, con una mozione specifica, la 1370, avevo chiesto alla giunta regionale di emanare a corredo di quell’accordo linee guida per la valorizzazione delle aree protette oggetto di Protocollo. La Regione non l’ha fatto e ora ci ritroviamo le notti horror in uno scrigno naturalistico prezioso come è l’area del Sibolla. Qui manca coscienza ambientale proprio fin dai fondamentali»: a parlare così è il Capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che fin dalle prime settimane del suo mandato si è assunto la valorizzazione del Lago del Sibolla e della circostante area naturale come impegno prioritario.

            Per questo, visti i contenuti del Protocollo di gestione promosso dalla Regione, il 27 luglio scorso formulò il suo atto per impegnare la giunta toscana «ad accompagnare la formalizzazione del Protocollo di intesa per la gestione del sistema delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla con linee guida specifiche e dettagliate per gli enti sottoscrittori circa le modalità di compartecipazione gestionale delle Riserve, in particolare per quanto riguarda il Lago di Sibolla», nonché «a procedere a una incisiva azione di valorizzazione della Riserva naturale regionale Lago di Sibolla mettendo in campo tempestivamente iniziative conservative e migliorative». Il Capogruppo azzurro ne indicava alcune, e tra queste figuravano l’«implementazione delle attività di visita guidata […] a fini turistico-educativi […] attraverso una calendarizzazione stabile» e anche l’«incentivazione delle attività scientifiche di osservazione e di studio tramite bandi che sostengano progetti di ricerca sulle rarità florofaunistiche» custodite nell’area.

            «Io rimango dell’avviso che quella sia la strada giusta. Invece il debutto del Comune in partita è stato a base di proiezioni che nulla avevano a che fare con la qualità di riserva dell’area. Lì c’è uno scrigno di natura, quello va fatto conoscere. Se manca questa consapevolezza diventa un problemone. I mostri, mi sa, sono altrove».

Leave a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Aderisci a Forza Italia

Dona il 2×1000 a Forza Italia

Iscriviti gratis tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post

Archivio News