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Edilizia: da FI proposta per riordino incentivi. Incardinare presto

Forza Italia “dimostra ancora una volta di stare sui temi concreti e di lavorare per il bene del Paese sostenendo il settore trainante dell’economia italiana, l’edilizia. Tra gli impegni presi dal Presidente Berlusconi nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 2022, infatti, c’era l’aiuto all’edilizia, fattore trainante di larga parte dell’economia italiana e noi vogliamo dar seguito a questo impegno. Oggi, noi abbiamo il dovere morale, istituzionale e politico di fare tutto il possibile per rispettare la parola data dal nostro Presidente, perché la Storia dell’oggi sia la continuazione di quei programmi e di quegli impegni. Nel concreto, dobbiamo portare a conclusione il periodo dei vari bonus e inaugurarne uno nuovo, garantendo lo sblocco dei crediti fermi e riordinando gli incentivi, che dovranno essere stabili, con una forte semplificazione normativa”. Lo ha detto Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente, presentando la proposta di Forza Italia a sua prima firma. “Dobbiamo concentrare – ha spiegato – gli incentivi in un periodo almeno decennale sull’obiettivo di efficientamento sismico, energetico, idrico e sull’obiettivo di decarbonizzazione”. L’incentivo sviluppato da Mazzetti funziona “in modo proporzionale in base agli incrementi di classi energetiche, che devono essere almeno due” ed è “indirettamente proporzionale al reddito, perché è fatto per dare a chi ha meno la possibilità di fare i lavori”. In questa proposta “c’è una sezione per gli immobili strumentali, come i capannoni, che fino ad oggi non sono stati considerati: qui l’incentivo funziona in base all’imponibile dell’azienda”. “Voglio ringraziare – ha aggiunto Mazzetti – le categorie economiche e gli ordini professionali della filiera edile con cui mi sono confrontata”. Mazzetti ha indicato, inoltre, una serie di interventi a corredo come “un nuovo testo unico dell’edilizia e dell’energia per il riordino delle normative che oggi si sovrappongono, un’ulteriore semplificazione normativa con le autorizzazioni successive all’inizio dei lavori, l’opportunità di demolizione con perequazione. Si tratta di una serie di proposte per semplificare la vita all’imprenditore e al professionista e dunque al cittadino”, ha concluso Mazzetti.
“Questa nostra proposta intende predisporre una strada stabile per operatori di un settore fondamentale per l’Italia, che deve poter lavorare e programmare con serenità: per questo vogliamo incardinare quanto prima questa proposta”. Lo ha aggiunto Paolo Barelli, Presidente del Gruppo di Forza Italia, che poi ha spiegato: “Stiamo lavorando a una soluzione fattibile sul problema crediti fermi. I bonus hanno avuto effetto positivo sull’economia del Paese e sugli obiettivi di efficientamento ma anche conseguenze negative; tuttavia, non si può fare di tutta l’erba un fascio. C’è un mondo dell’edilizia che ha ottemperato alle norme e che deve essere tutelato”. “Siamo anche attivi per l’efficientamento energetico che deve tener conto delle differenze oggettive tra i paesi”. Barelli ha posto l’accento anche “sull’accesso al credito che è determinante per il funzionamento del settore”.
Sono intervenuti: Ance, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Confedilizia, Fiaip, Assistal, Ordine degli Ingegneri, Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Rete Professioni Tecniche, Federcostruzioni, Confcooperative – Lavoro e Servizi, Fondazione Inarcassa, Anamna, Finco, Ancca, Unioncasa; oltre a Giuseppe Mele e Gianluca Esposito che hanno contribuito alla stesura del testo.

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