“I 945mila occupati in meno nel 2020 purtroppo non rappresentano una sorpresa, ed il progressivo sblocco dei licenziamenti aggraverà, almeno nel breve, una situazione già drammatica. Questo ci deve richiamare senza indugio alla necessità di dare avvio ad una nuova fase, che affianchi alle misure di sostegno e assistenza, un reale piano di politiche attive del lavoro. I nostri giovani, i lavoratori autonomi e dipendenti che hanno perso il posto, non chiedono mance ma opportunità di impiego. Al tempo stesso le imprese chiedono strumenti che facilitino l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, strumenti che tengano conto della necessità di disporre di competenze adeguate al mutato quadro tecnologico. Occorre abbandonare tutta quella legislazione che, fondata su disquisizioni ideologiche,ha costituito un freno all’occupazione andando a colpire i soggetti più deboli, contratti a termine e donne. Superata, si spera in fretta, l’emergenza sanitaria, non è ammissibile farci trovare impreparati o magari litigiosi sul rilancio economico del Paese, che deve partire dall’obiettivo del pieno impiego delle nostre persone”. Ad affermarlo Paolo Zangrillo, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio e coordinatore regionale per Forza Italia Piemonte.
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