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Def, Zangrillo (FI): dalla manovra del popolo alla manona del Movimento. Se vale sempre il complotto, io contrappongo il complotto del complotto

Il deputato e capogruppo di Forza Italia in Commissione Lavoro, Paolo Zangrillo

“Dopo ieri sera vale tutto, vale qualsiasi teoria del complotto. È bastato un post su FB per far spostare l’attenzione del popolo italiano dalla “Manovra” del Popolo alla “Manona” del Movimento. D’altra parte se si può credere che una manina sia intervenuta per correggere un decreto, ora si può credere realmente a tutto. E allora provo a farvi un racconto alternativo di quanto avvenuto ieri”. Ad affermarlo provocatoriamente il capogruppo di Forza Italia in Commissione Lavoro a Montecitorio Paolo Zangrillo.

“Vi racconto un’altra versione del complotto avvenuto ieri. Da quando è stata presentata la manovra il Movimento Cinque Stelle era alle corde. Sui social volano gli insulti per aver accettato un condono al quale la Casaleggio Srl hanno solo cambiato nome inventandosi la definizione di “pace fiscale”.

“I consensi scendono, lo avvalorano tutti gli istituti demoscopici. Peraltro bisogna andare a “Porta a Porta” quella sera. Sicuramente quel cattivone di Vespa o uno dei suoi ospiti saranno pronti a rinfacciare quanto promesso in tutti questi anni sul “niet” a qualsiasi forma di condono. Ecco allora che a Casalino, l’eroe dei miracolati, l’uomo che è riuscito a tramutare un GF in un G7, viene una brillante idea. Come nelle migliori spy story si inventa un maxi complotto da lanciare qualche ora prima della trasmissione che così alzerà lo share e servirà da false flage per scansare le domande scomode. Magari Vespa ti prepara anche un bel plastico che ricostruisce il percorso che i funzionari hanno percorso per mandare al presidente Mattarella il testo del decreto in modo da capire quando può essere successo il fattaccio. Tornando al plot del copione teatrale, sarebbe stato trasmesso al presidente della Repubblica (notizia peraltro subito smentita dal Quirinale, ma si sa che i diavoli fanno le pentole e non i coperchi) una “manovra” diversa da quella pattuita. Che viene spontaneo domandarsi: ma se proprio la manina ce la devi mettere, la metti giusto giusto solo su un singolo punto quando potresti colpire più bersagli? Peraltro un solo punto è facilmente stralciabile senza fare tanta caciara, ma rendi pubblico il fattaccio. Perchè? Semplice perché la gente ci crederà, hai già preparato i post e i tweet giusti e perché alla fine sai come funziona la pancia del paese. Vogliono lo scoop, vogliono l’incidente alla prima curva del Gran Premio, vogliono il mostro in prima pagina: siamo fatti così noi italiani”.

“Peraltro chi cavolo può controllare che sia vero quello che dici e che quel testo non fosse stato definito così? Nessuno, e quindi ecco servito all’opinione pubblica lo psicodramma per tentare il disperato recupero dei consensi, per far vedere che si ha la schiena diritta contro un sistema fatto di corrotti e di evasori. Bisogna solleticare, come insegnava Goebbles, il popolo con immagini facilmente identificabili: cosa meglio di un eroe solitario impegnato contro un apparato di corrotti?! In un colpo solo magari si spera anche di ricuperare i suffragi della Lega Nord e che la combine rimetta al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica il tuo partito che inizia ad avere qualche serio dubbio sull’integrità della baracca giustizialista apparecchiata per sfornare consensi a buon mercato. Casalino, supportato dalla Casaleggio, ha dimostrato peraltro in questi mesi di essere persona capace di tutto e quindi anche a studiare un piano del genere. L’uomo che quando era in difficoltà il Movimento mette in piedi la baraonda sulle sue dichiarazioni in merito alla cacciata dei funzionari del Mef. Quello che poi inveisce sul complotto ordito dai media per screditarlo:  perché le sue dichiarazioni sono state rese pubbliche? Ma semplice, perchè le ha messe lui in circolo. Cioè, ma in un mondo normale, se vuoi defenestrare dei funzionari non mandi un audio ai giornalisti, che sai che al 101% lo pubblicheranno. Lo fai e basta. Peraltro è pure nelle tue prerogative di cacciare un funzionario se hai le prove che ti boicotta”.

“Ecco quindi che la vicenda di ieri si infittisce di mistero. E alla teoria del complotto io contrappongo la teoria del complotto del complotto. Perché a pensar male si fa peccato, ma spesso ahimé ci si azzecca. E ora, alla prossima puntata di “Scherzi a Parte”, anche se mi viene veramente poco da ridere”. Conclude il deputato di Forza Italia Zangrillo.

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