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Ospedale di Careggi, Gasparri: “Giani si dovrebbe scusare e l’ assessore Sanità della Toscana dimettere”

“All’ospedale Careggi ai bambini di dieci e undici anni è stata somministrata la triptorelina, un farmaco molto pesante che blocca la pubertà nei casi presunti di disforia di genere, senza l’assistenza di psicoterapia specializzata per l’infanzia che le regole imponevano. Su questo scandalo abbiamo clamorose conferme. Innanzitutto Careggi non ha seguito i protocolli dell’Aifa e del Comitato bioetico. Il presidente Giani ha detto cose non vere perché la relazione era stata inviata tempestivamente alla Regione. Giani mi aveva attaccato mentre il Ministero della Salute mercoledì scorso aveva già spedito la relazione alla Regione. Mentre la risposta alla mia interrogazione mi è pervenuta giovedì, e l’ho resa nota perché era un atto dovuto. Nella mia interrogazione ho solo chiesto se fosse stato svolto tutto in regola al Careggi. É poi risultato che l’ospedale non aveva mandato il monitoraggio all’Aifa sulle somministrazioni e sugli effetti della triptorelina. In varie parti del mondo ci sono molti dubbi sull’uso di questo farmaco, per esempio, in Inghilterra e altrove, dove si rivedono le regole e si è più prudenti, la somministrazione di questo farmaco è stata rivista. Ho chiesto una verifica al governo, che ha certificato che avevo ragione. L’avvocatessa Bernardini de Pace, non io, ha fatto un esposto e la Procura ora sta indagando. L’assessore dopo queste vicende si dovrebbe dimettere. Il presidente della Regione Toscana Giani dovrebbe chiedere scusa ed i dirigenti amministrativi e sanitari del Careggi andrebbero rimossi. E la lettera delle famiglie di persone transgender, che è stata diffusa ieri, è un atto strumentale perché io sto tutelando i loro figli e tutti quei bambini che non possono subire in questo modo questi trattamenti delicatissimi. Ricordo che una scrittrice importante, Susanna Tamaro, ha spiegato che da bambina viveva la stessa condizione dei bambini in cura al Careggi, riteneva cioè di non riconoscersi nel sesso femminile. Non si è sottoposta a cure che avrebbero reso un mutamento irreversibile e oggi è contenta di non averlo fatto perché si è poi riconosciuta nel suo genere”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri a Mattino5 su Canale5

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