FIRENZE – «Intervenire presso i Comuni della Toscana affinché abbattano al massimo l’aliquota Imu sugli immobili non abitativi occupati abusivamente»: questo l’obiettivo della mozione con cui il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai punta ad impegnare la giunta regionale toscana in favore di chi è proprietario di un immobile appartenente «alle categorie catastali A/10, B, C, D (ovvero categorie catastali non abitative dove rientrano uffici e studi privati, case di cura e collegi, scuole e magazzini, negozi e laboratori ecc) in relazione alle quali sussista uno stato di occupazione abusiva attestato da apposita denuncia alle competenti autorità e fino al provvedimento di avvenuta restituzione dell’immobile».
Si tratterebbe – secondo quanto espone Mugnai nella parte narrativa del suo atto prodotto sulla scia di quello affine approvato nel Consiglio comunale di Firenze su iniziativa del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai – di estendere un principio già vigente per gli immobili ad uso abitativo anche a quelli che non lo sono. Questo perché: «Le occupazioni abusive di immobili rappresentano una criticità rilevante per i proprietari che, anche per lungo tempo, non possono disporre del bene e spesso sono anche gravati delle spese delle utenze».
Da qui l’iniziativa della mozione, un atto di indirizzo dunque, con cui Mugnai invita il Consiglio regionale ad impegnare la giunta toscana «ad intraprendere le necessarie iniziative affinché nei comuni della Toscana venga diminuita l’aliquota Imu prevista per le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A/10, B, C, in relazione alle quali sussista uno stato di occupazione abusiva attestato da apposita denuncia alle competenti autorità e fino al provvedimento di avvenuta restituzione dell’immobile modificandola in diminuzione col massimo di punti previsto per legge».
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