”Le parole chiarissime e lucidissime di Marina Berlusconi affidate al ‘Giornale’ mi spingono a diffondere un passaggio del mio intervento previsto per il Consiglio Nazionale di Forza Italia di sabato scorso, intervento che al pari degli altri è stato cancellato per ragioni di tempo”. Lo afferma il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè che spiega: ”L’impegno antimafia di Silvio Berlusconi e dei governi da lui presieduti con Forza Italia sono una pietra angolare nella lotta alle cosche”. ”…si dicano parole chiare e senza timore di essere male interpretati – si legge nel testo – Di sicuro noi non siamo eredi di un partito nato da uno scambio con la feccia dell’umanità. Noi siamo gli eredi di un partito fondato da Silvio Berlusconi che al contrario ha avversato e combattuto quella feccia dell’umanità su tutti i fronti. Mi riferisco alla cattura dei latitanti, al trattamento carcerario, all’aggressione ai patrimoni dei boss. Sono questi i capisaldi su cui si fonda l’azione di contrasto contro la mafia, come ha scandito il procuratore della Repubblica di Palermo”. BERLUSCONI: MULE’, ‘PAROLE LUCIDISSIME MARINA, MAI PATTI CON FECCIA UMANITA” (2) = (Adnkronos) – ”Sappiano allora gli scrittori di storie farlocche – prosegue – gli odiatori e calunniatori di ieri e di oggi che durante i governi presieduti da Silvio Berlusconi a guida di Forza Italia vennero arrestati 29 dei 30 latitanti più pericolosi, venne reso stabile il regime del 41 bis ovvero quel carcere duro tanto odiato dai mafiosi più pericolosi, venne attuata una straordinaria attività di aggressione ai beni mafiosi che consentì di sequestrare 21 miliardi di euro con l’introduzione di un codice antimafia che ancora oggi è pietra miliare nella lotta le cosche”. ”Questa è la verità – sottolinea il vicepresidente della Camera – questo è il nostro impegno antimafia”. “A Caterina Chinnici e a Rita Dalla Chiesa, figlia di due martiri dello Stato uccisi per avere combattuto cosa nostra, che oggi sono orgogliosamente tra di noi in Forza Italia io chiedo scusa, chiedo scusa per la violenza delle calunnie che ancora oggi devono sopportare”. Mulè conclude dicendo: ”Loro lo sanno, noi lo sappiamo: all’antimafia che si avventura tra i rovi della delegittimazione un tanto al chilo, all’antimafia che si nutre di fantasticherie noi opponiamo il senso e la realtà di un impegno che si è fatto leggi, di un impegno che si è fatto azioni concrete, di un dovere intimo che ognuno di noi avverte come precondizione per fare politica”, conclude
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