“Sono molto contenta che il sottosegretario del ministero dell’Economia e delle Finanze Alessio Villarosa ci comunichi che finalmente il Governo si è degnato di aprire una interlocuzione con il presidente dell’ordine dei Commercialisti per discutere sulle evidenti criticità degli Isa (Indici Sintetici di Affidabilità). Viene però spontaneo domandarsi perché lo abbia fatto solo ora e non prima del 30 settembre, termine ultimo per il pagamento delle imposte senza maggiorazioni. Nelle proteste che sono avvenute da parte di tutto il mondo delle professioni, in modo trasversale, si chiedeva il posticipo della data del 30 settembre, invece il governo ha scelto una strada chiara: incassare con una norma con limiti oggettivi e del tutto sbilanciata contro i contribuenti e poi aprire una interlocuzione. Ancora negli scorsi giorni il Governo affermava che non c’erano problemi, ora li ammette. E’ palese che per l’ennesima volta stanno prendendo in giro gli operatori del settore e i contribuenti italiani. Ok la necessità di garantire la sicurezza del gettito ma ormai troppe volte lo Stato italiano fa carta straccia dello Statuto del Contribuente che dovrebbe essere costituzionalizzato per dare in mano ai “pagatori italiani” finalmente uno strumento contro un Governo che li tratta come sudditi. E questa tendenza è confermato dalla volontà di introdurre il Daspo verso i commercialisti”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Claudia Porchietto, responsabile del Dipartimento Attività Produttive per gli azzurri in Piemonte.
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