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LIVORNO: Torre Calafuria, Regione avanti sul recupero dopo mozione Marchetti (FI): «Sarà Centro artistico, già partita lettera di ricognizione al Mibac»

«Torre di Calafuria: dopo l’approvazione della mia mozione in Consiglio regionale, ecco i primi passi per il recupero e la rivitalizzazione del sito con progetti artistico-culturali. La nota di attuazione è stata emanata, e la Regione ha già scritto al Ministero per i beni artistici e culturali, il Mibac, una prima lettera di ricognizione per sapere come accedere ai fondi statali così da poter poi approntare un bando per rendere la Torre centro di produzione artistica e delle arti performative». Ad annunciare il risultato messo a segno è l’autore della mozione che ha dato impulso all’avvio dell’iter, ovvero il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.

La mozione Marchetti era scattata la scorsa primavera, dopo che proprio il suo estensore era passato lì davanti: «Impalcature per sostenerla, tetto pericolante, facciate scrostate… un peccato per la Torre che ha ospitato lo studio del pittore e vignettista Alberto Fremura e che risulta inaccessibile dal 23 settembre 2013, quando dal ballatoio e dal tetto si staccarono in direzione scogli laterizi e pietre», ricorda il capogruppo azzurro. E allora ecco lo scatto: «Ho provato a cercare se vi fossero soluzioni percorribili e ho individuato un Decreto interministeriale del Mibac per la Realizzazione di centri di produzione artistica, musica, danza e teatro contemporanei che include tra i siti anche proprio la Torre di Calafuria disciplinandone anche questa possibile modalità di utilizzo con tanto di fondi dedicati. Mi sono subito attivato».

L’Assemblea toscana ha dato ragione a Marchetti, e ora la Regione si muove. La nota di attuazione dell’indirizzo reca a corredo anche la lettera con cui la giunta toscana ha chiesto al Mibac l’esatto ammontare dei fondi che ci sarebbero per la Torre sulla costa di Antignano: «Leggo che la cifra complessivamente messa a disposizione dal Decreto interministeriale è di 1.774.302 euro in totale. Si tratta di capire – illustra il Capogruppo regionale di Forza Italia – quanto spetta alla Torre di Calafuria. Una volta ottenuto il dato, la Regione potrà emettere bandi pubblici per portare a dama la riqualificazione della Torre come spazio d’arte e cultura. L’immobile verrà così restituito alla collettività e alla fruizione pubblica, mentre tanti artisti che costantemente lamentano fame di spazi troverebbero ospitalità o residenza per la loro creatività. Adesso mi farò carico di vigilare che il processo prosegua senza battute d’arresto».

 

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