“Tappata una falla, se ne apre un’altra. L’arrivo di oltre 2.700 clandestini dalla Tunisia – tra cui molti ex detenuti e, secondo l’autorità giudiziaria, potenziali terroristi – sulle coste italiane, negli ultimi due mesi, è la drammatica conferma del fatto che l’Italia è priva di un sistema integrato di gestione dei flussi migratori. Lo dimostra il fatto che nei quattro anni di Governi Renzi-Minniti-Gentiloni sono sbarcate 612 mila persone e 107 mila solo dall’inizio dell’anno. Di fatto, su questo fronte, siamo senza politica estera e senza politica interna. In Libia si è registrato un provvisorio rallentamento dei flussi, la cui stabilità è tutta da verificare, ma il precario “tampone” libico ha fatto sì che il flusso si spingesse verso la Tunisia. L’accordo italo-tunisino di febbraio, per il contrasto dall’immigrazione illegale, sbandierato ai quattro venti come una “svolta” epocale, si è rivelato del tutto inefficace. La verità è che siamo scarsamente credibili, perché siamo privi di una coerente politica sulle migrazioni. Il nostro Paese è la meta ideale per chi dall’Africa vuole venire illegalmente in Europa, anche allo scopo di delinquere o di seminare terrore e morte. Il Governo continua a battere sul tasto dell’”integrazione”, mentre il vero problema, ormai, è la sicurezza delle frontiere e l’espulsione degli irregolari. Ci auguriamo che l’Esecutivo venga a riferire in Aula aggiornando il Parlamento su queste preoccupanti notizie.”
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