Dettagli sul tipo di software dedicato con relativi costi, sul personale e, soprattutto, sulle soluzioni che la giunta regionale intende adottare per far sì che il Cup – il Centro unico di prenotazione – funzioni davvero come porta d’accesso all’universo sanitario e non, come accaduto ieri secondo quanto riportato dalle cronache locali, diventi impenetrabile all’utenza: in sostanza è questo ciò che chiede in un’interrogazione il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia). Non è la prima volta che Mugnai si occupa della questione Cup. Così come richiamato anche nell’atto, lo aveva già fatto nel 2016 e la risposta aveva fornito alcuni dati.
Beh: i riscontri lascerebbero a desiderare. «A quanto si apprende dalla stampa odierna – scrive Mugnai nell’interrogazione – nella giornata di ieri, nella Asl Toscana sud est si sarebbero registrate code di centinaia di persone per la prenotazione di esami diagnostici e visite specialistiche sia in ospedale che presso le farmacie che effettuano il servizio. Il numero riservato alla telefonia mobile 0564/972191 non avrebbe fatto contattare l’operatore nemmeno dopo ripetuti tentativi. Numerosi cittadini si sono lamentati con le istituzioni locali e con la stampa di questo disagio».
Già così la situazione richiederebbe di metterci mano. Per di più, però: «Il software di gestione di prenotazione – osserva Mugnai – dovrebbe essere in grado non solo di funzionare per la Asl di riferimento, ma in futuro di reggere il confronto con l’integrazione dei dati clinici a livello regionale».
All’esponente di Forza Italia sorge dunque più di una perplessità, tradotta in quesiti nell’interrogazione dove Mugnai chiede di sapere «quale sia il software adottato per il Cup della Asl Toscana sud Est e quale quello delle altre Asl», «i costi di acquisto dei software delle Asl e chi fornisce tali servizi», «il numero del personale dedicato al Cup suddiviso per Asl (ad esclusione delle farmacie) sia interno (personale pubblico asl) che esterno» e «le prospettive di risoluzione dei problemi registrati per l’utenza». La risposta dovrà arrivare in forma scritta.
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