“Ai Comuni serve un fondo dedicato con una dotazione iniziale di 5 miliardi. Non possono bastare, ad oggi, i primi provvedimenti su anticipazioni o sospensioni dei mutui, né tantomeno le rassicurazioni del Governo da cui stiamo attendendo da cinque giorni il nuovo Decreto. Garantire i servizi pubblici essenziali, da quelli educativi e sociali a quelli igienici e manutentivi, é un diritto costituzionale che gli Enti locali non saranno in grado di garantire già dai prossimi mesi, a causa della forte crisi di liquidità che attraversano. Questa é la ragione per cui ieri ANCI non ha potuto che abbandonare la sede della Conferenza Unificata, di fronte a una reiterata mancanza di certezze e di confronto da parte del Governo sulle richieste dei comuni.
Noi chiediamo con forza che sia istituito un fondo ad hoc per i Comuni, con un tavolo di lavoro condiviso per permettere di tenere sotto controllo tutte le criticità in termini di contrazione delle entrate proprie degli enti locali e in particolare del gettito dell’imposta di soggiorno, nonché le esigenze di sgravio del prelievo sull’occupazione di suolo pubblico nei territori più esposti, direttamente o indirettamente al calo del volume d’affari legato alla riduzione delle attività economiche e del turismo interno e internazionale. Solo così potremo elaborare misure di sostegno ai bilanci comunali e alle categorie economiche coinvolte in maniera efficace e continua, e forse solo così il Governo potrà rendersi conto in tempo dell’urgenza di questa richiesta.
Inoltre, servono ulteriori provvedimenti in favore della liquidità immediata come l’utilizzo delle quote di avanzo di amministrazione, che deve essere esteso a tutte le spese correnti, e l’obbligo di accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità che deve essere abbattuto almeno al 60%. Come azioni di prospettiva per il rilancio dei territori e delle economie locali abbiamo bisogno di sbloccare opere di interesse strategico locale, attraverso uno schema decisionale snello cui spetti l’assunzione di ogni determinazione ritenuta necessaria per l’avvio o la prosecuzione di lavori, e di colmare una volta per tutte il divario digitale che costringe il territorio nazionale, e in particolare quello piemontese, a fare i conti con una distanza tra collettività e politica che non é più tollerabile”. Ad affermarlo in una nota il deputato e Coordinatore piemontese di Forza Italia Paolo Zangrillo, ed i suoi vicecoordinatori i deputati Roberto Pella anche Presidente Vicario dell’ANCI, Roberto Rosso e Diego Sozzani.
Leave a comment