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Firenze, Stella (FI): “Bene categorie economiche, serve un Patto per la città che coinvolga tutti”

Cityscape of Florence

“Apprendiamo dalla stampa della volontà delle categorie economiche cittadine di presentare un programma condiviso, in vista delle elezioni comunali di Firenze della primavera 2019. Un’iniziativa interessante e lodevole, il “Patto Firenze 2019″ dovrà essere il punto di partenza per chiunque voglia occuparsi dell’amministrazione di questa città, dove i nodi irrisolti sono quelli di sempre, e dove si è perso fin troppo tempo”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia.

“I temi all’ordine del giorno sono numerosi – sottolinea Stella – e riguardano il futuro della città nei prossimi decenni. Non solo grandi opere, anche se aeroporto e polo fieristico rappresentano un’urgenza su cui occorre fare in fretta. Sull’aeroporto chiederemo un impegno serio e concreto del governo prima delle amministrative 2019, perché l’ammodernamento del Vespucci non può essere argomento da campagna elettorale. Così come sul polo fieristico chiediamo che i soggetti coinvolti agiscano tenendo conto che si tratta di una struttura con valenza regionale e non solo fiorentina”.

“Noi – prosegue il vicepresidente dell’Assemblea regionale – vogliamo confrontarci sull’idea di città, e sullo sviluppo che essa deve avere, e che non può essere quello di una ‘Disneyland della cultura’. Firenze deve riappropriarsi della propria identità, che in questi anni è venuta meno a ritmi sempre crescenti. Per questo, lo stimolo che viene dalle categorie economiche è fondamentale. Bisogna lavorare sul turismo di qualità, sull’artigianato fiorentino, il commercio e la tutela del patrimonio artistico e monumentale. Sono questi i temi su cui vogliamo confrontarci, oltre al capitolo infrastrutture”.

“Ci tengo anche a evidenziare – aggiunge Stella – la differenza tra il nostro progetto politico su Firenze, e quello che è accaduto negli ultimi 20 anni. Noi vorremmo rivedere molte scelte finora considerate irrevocabili, a cominciare da una rimodulazione dell’accesso alla ztl, che così come è oggi, non funziona. Un altro tema di assoluto interesse è l’imposta di soggiorno, i cui proventi vanno destinati a commercio e turismo. Basta poi con i soldi a pioggia alle fondazioni culturali: ne bastano due, una per la cultura e l’altra per gli eventi. E poi, no all’applicazione della Bolkestein ad ambulanti, chioschi e mercati, e difesa reale dei negozi storici. Noi su tutti questi temi vogliamo confrontarci, e diamo la nostra disponibilità sin da ora oggi a firmare un patto con le categorie economiche, perché dal maggio 2019 avremo la responsabilità di guidare Firenze”.

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