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FIRENZE: Coronavirus, Marchetti (FI): «In Pd-Iv manca il progetto di futuro. Giani ha fregola elettorale, ma il modello Toscana ha fallito»

«Sinistra di governo regionale priva di progetti per la Toscana futura dopo che il modello Rossi, alla prova dei fatti imposta dal coronavirus, si è dimostrato fallimentare su tutti i fronti costringendo il governatore a continui dietrofront tra riapertura dei vecchi ospedali, assunzioni di sanitari, finanziamenti all’emergenza-urgenza, allentamento delle strettoie burocratiche… tutte cose per le quali noi ci siamo storicamente battuti, ma su cui è servita una pandemia severa come quella da covid-19 per costringere al ripristino di condizioni di servizio che dovevano essere la normalità già da prima. E ora c’è da guardare al domani»: la riflessione arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.

«Resto sbigottito – confessa Marchetti – quando leggo di certa fregola elettorale da parte del candidato di Pd e sinistre Eugenio Giani di cui comprendo l’acquolina politica di capitalizzare il consenso che la gestione dell’emergenza coronavirus può aver prodotto alla sua compagine politica. Lascio da parte le valutazioni etiche e di opportunità, in una contingenza che vede migliaia di toscani contagiati, malati, in ospedale o a casa, tanti neppure diagnosticati. Tanti deceduti: un’intera generazione falcidiata».

«In questo scenario odo il candidato Giani affermare via Facebook di non voler più sentir parlare di tagli agli ospedali – prosegue Marchetti – e sono quei tagli a cui Forza Italia e il centrodestra si è perpetuamente opposto mentre il suo governatore da 50 sfumature di rosso sforbiciava su letti, medici, infermieri, laboratori… roba di Pd, firmata Rossi e Saccardi. Hanno smantellato la sanità pubblica di cui asserivano di rivendicare la primazia. Pazzesco. E Giani ha votato tutto. Oggi quella sanità non ha retto, o meglio: se sta reggendo lo si deve al fatto che Rossi ha digerito l’amaro boccone dell’inversione a U assumendo a sciame e riaprendo interi padiglioni nei vecchi ospedali, attivando laboratori e provando a riconfigurare il rapporto col privato e con le case farmaceutiche. Lodevole il mea culpa di fatto, ma ora quale sarebbe il progetto per il futuro? Perché col coronavirus ci dovremo convivere».

Idem sull’economia: «La maggioranza di governo regionale che esprime Eugenio Giani come candidato governatore ancora non ha prodotto protocolli di filiera o di settore che consentano agli attori economici di prepararsi adesso alle riaperture di domani in sicurezza e certezza delle regole. Manca la visione. Manca il salto dalla tattica alla strategia. Si procede a spizzichi e bocconi e io via via sono gratificato dal fatto che tutte le nostre proposte – osserva Marchetti – vengano sistematicamente accolte il giorno successivo o quasi. Perché infatti noi un modello di Toscana in testa l’abbiamo chiaro e si basa su ascolto dei bisogni e soluzioni di buon senso. La loro versione di Toscana, invece, all’impatto con la realtà è fallita perché plasmata sulla gestione del consenso politico, con rallentamenti imposti ad arte per poi avere nastri da tagliare nelle occasioni elettorali. Invece serve un’idea di futuro e serve subito. Giani ne ha una? La dica. Temo si vedrà costretto a sconfessare tutto l’operato della sua maggioranza».

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