«Perché l’Emilia Romagna sì e il resto dell’Italia peninsulare no? Con l’Ordinanza ministeriale del 3 aprile scorso il Governo ha generato una disparità consentendo alla riviera romagnola di approntare i litorali e fare manutenzione negli stabilimenti. La Regione Toscana la superi sbloccando le medesime attività propedeutiche alla riapertura, con le medesime cautele anticontagio ma anche con le medesime possibilità di lavorare sulle spiagge e gli arenili. Altre Regioni come Liguria e Abruzzo lo hanno fatto. La Toscana si è limitata a scrivere una letterina di supplica al ministro alla salute Speranza. E’ un gioco a melina tra sinistre inaccettabile in questa situazione»: l’affondo arriva dai vertici di Forza Italia con il Coordinatore regionale degli Azzurri toscani onorevole Stefano Mugnai, il Capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che già nei giorni scorsi aveva chiesto alla Regione un’ordinanza specifica e il responsabile nazionale turismo di Forza Italia senatore Massimo Mallegni.
«Il Ministero della Salute – spiegano – il 3 aprile ha emanato un’ordinanza d’intesa con il Presidente della Regione Emilia-Romagna in cui, tra le altre cose, all’articolo 1 comma C consente l’accesso agli stabilimenti balneari “al personale impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanze anche relative alle aree in concessione o di pertinenza”. E perché in Emilia-Romagna sì e nel resto dell’Italia, che è una penisola e dunque tutta affaccio costiero, invece no? Di che sa? E’ una disparità inaccettabile. Non vogliamo pensare che la sinistra strizzi l’occhio al proprio feudo di potere rosso appena confermato, lasciando indietro gli altri in una situazione di tale emergenza».
La soluzione: «O come abbiamo chiesto già giorni addietro la Regione colma questo guaio con ordinanza propria come hanno fatto Liguria e Abruzzo», chiede Marchetti. «O il governo procede allo sblocco delle attività di manutenzione degli stabilimenti balneari e delle spiagge su tutto il territorio nazionale, così da mettere tutti a pari condizioni», chiedono Mugnai e Mallegni.
Forza Italia incalza: «Per il turismo del mare si prospetta una stagione-non-stagione. Solo in Toscana la paralisi interessa centinaia di operatori in via diretta, i titolari di stabilimenti balneari, e migliaia nel complessivo settore del turismo balneare. In Versilia si parla di 400 stabilimenti che danno lavoro a 1500 stagionali, i quali diventano 12mila considerando l’indotto. Bisogna intervenire in fretta, senza darsi di gomito l’un l’altro per evitare le responsabilità. Serve coraggio. Che la sinistra non ne sia campionessa lo sappiamo, ma adesso serve lo scatto o crollerà il settore».
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