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FI, Forza Italia Piemonte: stop alle correnti. La centralità del partito nel centrodestra la si dimostra con l’unità

Un momento del presidio Sì Tav organizzato a Torino da Forza Italia

“Dopo la parentesi di ‘Cambiamo’, ora spunta dal nulla l’associazione ‘Voce Libera’. Come nel primo caso, a parole, si giustifica la nascita di questa nuova realtà con una esigenza di riorganizzazione interna al partito e con il bisogno di dare nuova forza al pensiero di Forza Italia. Nel primo caso sappiamo come è andata a finire e non vorremmo che, anche in questo secondo caso, il percorso sia il medesimo: una lacerante diaspora consumata dall’interno del partito per logorarlo. Sinceramente non ne abbiamo bisogno, lo diciamo da parlamentari tutti di prima legislatura: siamo stanchi che si ponga il personalismo dei pochi, davanti agli interessi di Forza Italia. Questo non significa che non riconosciamo la necessità di un rinnovamento al proprio interno, la ricostruzione di uno schema identitario che rimetta al centro un programma attrattivo, ma consideriamo le modalità e le tempistiche scelte come un vero e proprio fuoco amico. Alcune considerazioni, dopo aver ascoltato l’intervista della collega Mara Carfagna a Radio24: la centralità di Forza Italia si costruisce dall’interno di Forza Italia, magari evitando di rinunciare alle cariche nazionali per salire sull’aventino e darsi l’alibi di guardarsi attorno. Che lo si faccia veramente o siano i giornali a ricostruirlo poco importa. Secondariamente per riequilibrare il centrodestra, che senza Forza Italia è bene rimarcarlo non esisterebbe, è necessario avere una voce sola, figlia della condivisione di un programma comune, e non di continui comunicati di distinguo rispetto ai propri colleghi e che spesso flirtano con altri partiti, anche della coalizione a noi antitetica. Sulla politica che deve mettere al centro le donne come soluzione, stupisce che Carfagna non abbia ricordato che Forza Italia è il primo partito che in questa legislatura ha espresso in tutte le posizioni chiave dei Gruppi parlamentari proprio onorevoli e senatrici donne (presidente del Senato, vicepresidente della Camera, capogruppi di Camera e Senato). Se lo avesse fatto avrebbe fatto un bel servizio per Forza Italia, dimostrando come proprio solo il nostro partito sia all’avanguardia in questo senso e non a rimorchio di qualcuno. La verità è che per evitare di rimanere schiacciati dagli altri partiti della colazione ci vuole il coraggio di tornare ad essere fieramente di Forza Italia, cosa che sembra essere passata di moda anche in molti parlamentari, soprattutto di lungo corso, che paiono provare  fatica a parlare sotto il simbolo del partito e quindi preferiscono approcciarsi agli elettori con i simboli di sedicenti associazioni. Siamo certi che questo coraggio non mancherà alla collega Carfagna, che non è una deputata alla sua prima esperienza come noi ma è vicepresidente della Camera e che ha  avuto l’occasione di esercitare un ruolo interno al partito nazionale al quale, per sua libera scelta ha rinunciato. Da lei e dagli altri parlamentari che da più tempo di noi siedono in Parlamento ci aspettiamo il coraggio di dare un segnale concreto, smettendo di lamentarsi e facendo accadere le cose, sotto la nostra bandiera tricolore e non sotto contenitori che portano solo confusione nel nostro elettorato ingrassando le percentuali degli altri partiti”. Ad affermarlo in una nota i deputati Paolo Zangrillo, Roberto Pella, Roberto Rosso e Diego Sozzani rispettivamente coordinatore e vicecoordinatori degli azzurri in Piemonte.

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