«Tra le tante pecche c’è il taglio previsto e non si sa bene concordato con chi quando e come di 36 medici dell’emergenza urgenza, che fa un triste paio con la selva di precari del comparto ancora in attesa di assunzione. Ma con che criterio viene fatta l’organizzazione nella Asl Toscana Sud-Est?» A porre la domanda, traducendola anche in forma ufficiale di interrogazione alla giunta regionale toscana, è il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia) che così proietta nelle stanze dei bottoni della sanità regionale le istanze avanzate dall’Intersindacale medica che adesso, sulla base di queste contestazioni, minaccia lo stato di agitazione.
Nell’interrogazione il ragionamento si fa più articolato con Mugnai, storicamente per nulla convinto della bontà della riforma sanitaria voluta dal governatore Enrico Rossi e dall’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, che incalza su sei quesiti in tutto, a cominciare dalla domanda su «quali siano i criteri di ristrutturazione e del modello organizzativo dell’Emergenza Sanitaria Territoriale (EST) per le due Centrali Operative di Arezzo e di Grosseto/Siena e per il sistema di trasporto sanitario secondario, ad un anno dalla loro formalizzazione», domandando «quale il modello organizzativo di riferimento che includa anche Pronto Soccorso e Medicine di Urgenza nella rete Ospedaliera» e «se siano state impartite direttive regionali sulla riorganizzazione del sistema dell’Emergenza Urgenza».
C’è poi tutto il capitolo di quella che un tempo era la concertazione, a quanto lamentano i medici persasi un po’ per la via, ed è per questo che Mugnai domanda «quali i livelli di condivisione con i sindacati e quali i criteri di riorganizzazione (e da chi indicati) sono alla base del documento direzione DEU/33 che prevede il taglio di 36 medici». Ancora, il Vicepresidente della Commissione sanità torna a chiedere «quali siano le prospettive per le assunzioni di nuovi medici e anche dei medici precari del 118», battaglia che persegue da anni e su cui aveva ottenuto a più riprese promesse di stabilizzazione, e «quali le prospettive e quale ruolo per il volontariato nel sistema emergenza urgenza territoriale».
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