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Coronavirus, Stella e Giannelli (FI): “Grave mancata risposta Nardella su Centro quarantena Bivigliano”

FIRENZE – “Forza Italia, nelle scorse settimane, aveva posto l’attenzione sul grossolano errore, commesso dal Sindaco di Firenze Dario Nardella (incaricato dal Prefetto di scegliere la location) nell’individuare l’Hotel Giotto di Bivigliano come centro di quarantena per positivi da Covid 19, sul modello del centro aperto all’Osmannoro  La contrarietà riguarda il luogo, totalmente inadatto, in quanto centralissimo, posto a soli 10 metri da una Rsa, e soprattutto avevamo indicato che la presenza di un solo operatore posto al controllo degli ospiti del centro quarantena fosse impossibile nel garantire quello che per noi è fondamentale: la tutela della salute pubblica”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, insieme al vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, Giampaolo Giannelli.
“La nostra posizione – sottolinea Giannelli – era condivisa dal Sindaco di Vaglia Borchi, dalla Misericordia, dal Pd di Vaglia, da una lista civica locale, dalla Lega, dai titolari della Rsa. Il Sindaco di Vaglia, infatti, aveva scritto accorate lettere con richieste di incontri a Nardella, per trovare una eventuale sede alternativa. Così come una petizione della popolazione, che aveva raccolto velocemente 600 firme.Il Sindaco Nardella, inspiegabilmente, è andato avanti per la propria strada, senza consultare chi conosce sicuramente meglio di lui il territorio. I timori si sono purtroppo materializzati alcuni giorni fa, quando alcuni cittadini hanno visto un giovane migrante, dell’età di 16/17 anni, uscire tranquillamente dal centro di quarantena e recarsi in direzione della fermata del bus, in barba quindi a quelli che sono gli obblighi previsti per gli ospiti dei centri di quarantena, che ovviamente non devono spostarsi, a garanzia della salute pubblica”.
“La situazione è seria e grave – aggiunge Stella – anche perché dopo l’episodio, da più parti erano state fatte a Nardella precise richieste di informazioni, di risposte, che non sono state fornite, né in merito all’accaduto, né su come si intenda davvero garantire la sicurezza dei cittadini; farò quindi ogni passo, in Regione, affinché sia fatta piena luce su quanto avvenuto. Per il futuro, speriamo – concludono Stella e Giannelli – che questa incresciosa vicenda insegni qualcosa agli amministratori del Pd; amministrare bene vuol dire confrontarsi coi territori, prendere decisioni il più possibile condivise, non decidere passando sopra la testa dei territori, specie quando si parla di salute pubblica. La mancanza del dialogo, del confronto, ha portato, in questo caso, ad una scelta totalmente inadeguata e pericolosa”.

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