“In un momento dove tutti i partiti e i loro leader dovrebbero dimostrare senso di responsabilità Luigi Di Maio, visti svanire i propri sogni di gloria personale, manda un messaggio minaccioso e inquietante al Colle definendo ‘traditori del popolo’ chiunque prospetti o si renda disponibile ad una soluzione governativa che non preveda la leadership sua o del M5S. È giusto ricordare al capo politico grillino, e a chi lo manovra, che chi rappresenta il 32% dei votanti non ha titolo alcuno a dettare unilateralmente le regole per la formazione dell’esecutivo. C’è infatti sempre un 68% di italiani che non si sentono in alcun modo rappresentati da lui e dal suo partito”. Ad affermarlo l’onorevole Paolo Zangrillo a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Di Maio in queste ore.
Spiega l’onorevole piemontese di Forza Italia: “Il Presidente della Repubblica si appresta ad affrontare uno scenario complesso per superare l’attuale situazione di impasse e garantire all’Italia un governo in grado di lavorare almeno sulle emergenze ineludibili (legge di bilancio, clausole di salvaguardia, Ilva, Alitalia). In un momento così delicato può aspirare ad andare al governo solo chi è capace di rappresentare tutti gli italiani, perché ha dato prova di equilibrio, saggezza, senso dello Stato, capacità di dialogo. In questo senso, la storia degli ultimi 2 mesi ci consegna la consapevolezza che Luigi Di Maio è totalmente sprovvisto dei requisiti minimi per rivestire un qualsiasi ruolo di governo”.
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