ROMA – “E’ evidente che c’è stata da parte di Bankitalia, in questi anni, un’attività quanto meno lacunosa per quello che riguarda l’andamento e lo stato di salute di un numero da precisare dei nostri istituti bancari, quindi è evidente che ci sono delle responsabilità che prima o poi mi auguro verranno accertate. Diverso il discorso di fronte a una mozione, di fatto di sfiducia, che punta a sostituire il governatore di Bankitalia, una linea quella seguita dal partito di maggioranza, dal Pd, che visti i pregressi ci lascia estremamente perplessi”. Deborah Bergamini, deputata Fi e responsabile Comunicazione del partito, commenta così gli sviluppi della vicenda Bankitalia.
“Non mi sembra che nel momento in cui alcuni istituti bancari hanno rischiato di lasciare sul lastrico migliaia di risparmiatori, e alcune migliaia sul lastrico ci sono finite davvero, senza il bisogno di ricordare il caso di Banca Etruria e simili, si sia addebitato alcunché a Bankitalia – prosegue l’on. Bergamini – mentre oggi si prova, a pochi mesi da elezioni che evidentemente si teme di perdere, addirittura ad avvantaggiarsi e a provare di controllare una nomina che il buonsenso e l’intelligenza politica dovrebbero consigliare di lasciar perdere, almeno al momento”.
Quindi, “la sensazione è che siamo ormai abituati a vedere come a parte di questo governo e di questa sinistra renziana prima del portafoglio degli italiani interessino poltrone e poltroncine”, conclude la parlamentare azzurra, aggiungendo che “se il Pd non avesse menato il can per l’aia con la Commissione di inchiesta sulle banche quella forse sarebbe stata un’occasione importante per consentire al Paese di avere un po’ di chiarezza sui ruoli e le responsabilità del disastro che si e’ venuto a generare, anche quelle di Bankitalia, ma non c’è stato alcun interesse del Pd ad istituirla e si e’ cercato in tutti i modi di ritardarne l’insediamento”.
Leave a comment