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Rifiuti, Stella (FI): “In Toscana è emergenza vera, Regione non può lavarsene le mani”

FIRENZE – “La Regione Toscana raccolga l’allarme lanciato da dodici aziende che chiedono a Rossi provvedimenti urgenti e straordinari per scongiurare il rischio imminente di un’emergenza rifiuti. Palazzo Sacrati Strozzi non può lavarsene le mani e rimandare il problema sine die, come si evince dalle parole dell’assessore regionale all’Ambiente”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), in merito alla lettera di 12 società toscane che gestiscono lo smaltimento rifiuti, che hanno scritto a Rossi sottolineando come “la situazione di estrema criticità che sta vivendo il sistema dei rifiuti urbani in Toscana rischia ormai di produrre momenti di vera e propria emergenza”.

“Già oggi le aziende di smaltimento rifiuti – evidenzia Stella – sono in difficoltà sia per la raccolta dei rifiuti ingombranti sia per l’organico, per volumi di discariche non disponibili e perché le altre regioni non accettano più i nostri rifiuti. Se non si interviene, a fine anno non ci sarà dove portare 250.000 tonnellate di rifiuti, senza contare le 40.000 tonnellate derivanti dalla chiusura del termovalorizzatore di Pisa. Occorre un tavolo operativo regionale unico da attivare immediatamente, come chiedono le società, per definire un quadro di flussi certo e stabile nel breve e medio periodo, fino all’approvazione del nuovo Piano Regionale dei rifiuti. I gestori sono pronti ad attivare tutte le soluzioni tecnicamente e giuridicamente possibili, ma in un quadro di scelte chiaro”.

“La situazione è seria, su questo tema ogni ritardo può essere fatale – aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale -. II blocco degli impianti è nei fatti: la chiusura del termovalorizzatore di Pisa, il sequestro dell’impianto del Valdarno, le incertezze su Case Passerini, i vincoli su San Donnino. In più lo stop al termovalorizzatore di Montale nel 2023, di Livorno nel 2021, della discarica di Terranova Bracciolini. Occorre intervenire subito, prima dell’estate, e non rimandare il problema al giorno in cui sarà aumentata la raccolta differenziata, come ha detto l’assessore Fratoni. Quel giorno sarà troppo tardi”.

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