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PRATO: Aspetta di operarsi da oltre 2 anni, Marchetti (FI) alla giunta: «La legge impone ricovero entro 180 giorni o percorsi di tutela. Perché qui non è successo nulla?»

«A che serve una buona legge se poi non la si fa rispettare? Alla propaganda politica, ovvio, lo capisco. Ma se poi come nel caso dell’80enne a Prato che si è rivolto ai giornali un malato aspetta oltre 21 mesi per essere chiamato a operarsi, pur avendo dolore e quindi dovendo essere ricoverato secondo delibera entro 180 giorni, e nessuno attiva i percorsi di tutela previsti dalla normativa regionale, allora veramente mi chiedo la giunta con che animo continui a prendere in giro i cittadini sulla materia più delicata del mondo, ovvero la salute. Per questo ho presentato un’interrogazione portando il caso di Prato all’attenzione della giunta toscana, ma anche per sapere quante altre storie simili si stiano consumando in tutto il territorio della Asl Centro. Perché qui è evidente: il sistema sanitario è inadempiente»: ad annunciare la propria iniziativa è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che, prendendo a presupposto il caso dell’80enne pratese che si tiene il suo dolore alla pancia da ormai due anni e più in attesa di essere operato, allarga l’orizzonte e chiede i dati sulle liste d’attesa chirurgiche per gli interventi all’addome su pazienti non oncologici per tutti gli ospedali dell’area vasta centro.

«Non vorrei che il fatto che questa tipologia di intervento non sia tra quelle oggetto di monitoraggio e non concorra dunque alla formazione degli indici di performance facesse prendere sotto gamba malati che sentono comunque male. In sala operatoria – sottolinea Marchetti – non ci si va certo per diporto. Tutto sta ad arrivarci, in sala… Questo signore è in lista d’attesa per operarsi dal 7 ottobre 2017, siamo ad oggi e ancora è lì che aspetta. La Asl afferma di averlo chiamato il 21 luglio scorso e di aver avuto diniego? Voglio prendere l’informazione per buona: sono comunque 21 mesi e 8 giorni, mentre la delibera 604 del 6 maggio 2019 Piano regionale Governo Liste di Attesa 2019-2021 impone per i casi con dolore minimo, voglio scegliere la più bassa per ipotesi non conoscendo questo signore – spiega Marchetti – il ricovero entro 180 giorni oppure l’attivazione di un piano di tutela per soddisfare l’esigenza di cura del paziente nello stesso arco temporale. Qui non è accaduto nulla di tutto ciò. Perché?».

I motivi dovrà adesso chiarirli la Regione rispondendo a Marchetti in forma scritta per spiegare «i motivi per i quali non si ravvisi (nel caso di specie e stante la presenza di dolore, fosse questo anche minimo e dunque riconducibile alla fattispecie ricadente in fascia di priorità C, con 180 giorni di attesa massima per il ricovero fissati dalla legge) l’attivazione di alcun percorso di tutela per il paziente» e «quale sia lo stato delle liste d’attesa chirurgiche per prestazioni di chirurgia dell’addome in pazienti non oncologici nella Asl Toscana Centro presso l’ospedale Santo Stefano di Prato e presso tutti gli altri ospedali dell’Azienda».

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