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PISTOIA: A Marliana cede la SP633, la Regione sull’SOS di Marchetti (FI): «Genio civile a disposizione, ma la Provincia non ci ha mai avvertito». E lui: «Tra sinistra e sinistra stile Gianni e Pinotto»

«In merito alla criticità della Strada Provinciale 633 rilevata nel territorio Comunale di Marliana, si precisa che al competente Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell’Acqua della Regione Toscana non risultano pervenute segnalazioni né da parte dell’Ufficio Prefettizio di Pistoia né da parte della stessa provincia di Pistoia. […] Il settore Genio Civile […] è disponibile a effettuare un sopralluogo congiunto con il Comune di Marliana e la Provincia di Pistoia per valutare lo stato dei luoghi»: firmato assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni che così scioglie il mistero, su cui aveva acceso i riflettori Maurizio Marchetti, sui perché e i per come il cedimento sulla Sp 633 all’altezza di via Goraiolo 66 permane ormai da anni, peggiorando, anche, nel tempo, senza che nessuno vi ponga rimedio.

Era il gennaio scorso quando Marchetti sulla questione aveva presentato un’interrogazione alla giunta: «Le segnalazioni giuntemi dai cittadini mi lasciavano interdetto», allarga le braccia Marchetti. «Le persone mi parlano di un’attività di cedimento che va progressivamente avanti da tre anni. La Regione su quell’arteria non ha competenza, già che si tratta di strada provinciale. Ne ha però sulla tenuta idrogeologica del territorio, ed essendoci lì un dissesto, così definito dallo stesso Comune di Marliana in una comunicazione ufficiale anche alla Prefettura di Pistoia, pensai che forse si sarebbero potuti attivare gli uffici competenti del genio civile per garantire la sicurezza di uomini e mezzi su quel tratto di strada».

Oggi la conferma che l’idea di Marchetti è corretta. Peccato però: «Peccato però che la Provincia non abbia mai attivato il Genio civile, ecco. La giunta regionale – spiega il Capogruppo di Forza Italia – chiarisce bene cosa la Provincia di Pistoia avrebbe dovuto fare e non ha fatto».

L’iter è così definito nel documento trasmesso dalla giunta regionale toscana: il Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell’Acqua della Regione Toscana «ha competenza in materia di assetto idrogeologico e idraulico», inquadra Fratoni. «Gli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico sono puntualmente individuati attraverso il Documento Operativo per la Difesa del Suolo. Tale strumento – illustra ancora la giunta nella risposta a Marchetti – permette di aggiornare il quadro delle esigenze territoriali in materia di difesa del suolo, di mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, di approfondimento conoscitivo e consente la creazione di un elenco progetti in cui poter far convergere le diverse linee di finanziamento che afferiscono alla tematica della Difesa del Suolo. Gli enti locali possono accedere alla richiesta di risorse connesse al Documento Operativo per la Difesa del Suolo attraverso gli Uffici del Genio Civile competenti per territorio a cui devono fornire le informazioni (comprensive degli elaborati progettuali e dei rispettivi atti di approvazione) contenute in apposito documento».

«Capito, adesso? E ora avanti – pungola Marchetti – che altro si aspetta? Almeno fra sinistra e sinistra si raccordino, no?, invece di comportarsi da Gianni e Pinotto!»

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