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LUCCA: La crescita dei contagi fa tremare il turismo versiliese, Marchetti (FI): «La paura non è un progetto. Da Pd, sinistre e grillini solo terrore e lucchetti»

Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti attacca la maggioranza di governo regionale e nazionale: «Regole certe per indurre comportamenti virtuosi»

         «La paura e le chiusure non sono un progetto. Pd, sinistre e grillini al governo del Paese e per la parte rossa in Regione sanno terrorizzare ma non responsabilizzare. Regole certe per indurre comportamenti virtuosi»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che abbraccia i timori espressi dagli operatori tursitici che in Versilia vedono salire la paura del covid-19 e crollare nuovamente prenotazioni e accessi.

«Ora sta ai comportamenti, non ai lucchetti che uccidono interi settori economici. Se i contagi crescono – osserva Marchetti –  il problema non sono i luoghi o i locali, ma le persone in cui non si è saputa creare coscienza né consapevolezza. Se con quella sana cautela di autoconservazione usiamo tutti mascherine, distanziamento e gel, così non importa chiudere nulla e tutto diventa sicuro. Inutile avere paura e non andare al mare in uno stabilimento o in un albergo sanificati e poi fare lo struscio in passeggiata tutti ammonticchiati senza mascherine. La responsabilità è individuale e la sicurezza la costruisce ciascuno di noi. Senza fanatismi, con buon senso. La colpa invece però se questa consapevolezza non è germinata risiede in chi governa. Pd, sinistre e grillini forse pensavano col lockdown di modificare in via definitiva i comportamenti di massa, ma è evidente che la coscienza non si crea per decreto. Si induce con regole poche e certe».

          Quali? «Distanza, mascherine dove non si può tenere la distanza, mani disinfettate. Così tutti avremmo potuto godere di vacanze sicure nei nostri alberghi sicuri perché adeguati ai protocolli, in ristoranti e bar altrettanto a regola e in stabilimenti balneari a prova di covid. Gli imprenditori ce la mettono tutta, ma poi sta a noi».

          Difficile però dinanzi alla volubilità dei dettati protocollari che arrivano dal governo: «Il covid non si sveglia alle 18, mica è Dracula. La movida inizia a quell’ora, e quella siamo noi. Comportamenti sicuri, non chiusure». Ancora: «Il metro è un’unità di misura rigida, non variabile come il ministro Azzolina la tratta per gli scuolabus o altri per i mezzi di trasporto in cui un po’ vale e un po’ no ma se è meno di un quarto d’ora, allora… che confusione è? Come si può pensare di creare responsabilità in questa maniera? I banchi a rotelle? Io da piccino a scuola ci avrei fatto le corse in corridoio e le battaglie tipo Giostra cavalleresca in classe, altro che distanze».

       Riassumendo, Marchetti rilancia conciliando tutela di chi lavora e salute pubblica: «Imprese aperte – è il motto – e vie respiratorie protette dalle mascherine. Non è difficile. Ma servono chiarezza e capacità di progettare soluzioni. Sinistra e grillini hanno fin troppo a lungo dimostrato di non possedere né l’una né l’altra. In Toscana cambiare si può. Il 20 e 21 settembre basta scegliere Forza Italia e centrodestra. Per le imprese, per il lavoro, per la salute di tutti».

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