«La Regione si attivi con gli enti locali di governance del Festival Pucciniano per ricomporre le disarmonie. A rischio una manifestazione che è bene collettivo e patrimonio culturale fonte di prestigio ed economie nel territorio»: a lanciare l’appello è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che, anche nella sua veste di coordinatore provinciale degli azzurri nella provincia di Lucca, invita la giunta regionale a far da arbitro in una partita, quella del Festival Pucciniano, che al momento vede i giocatori prendersi a pallonate tra loro piuttosto che cercare il gol del successo.
«Sono giorni – sottolinea Marchetti – che dal palco del Pucciniano a due mesi esatti dall’apertura del 6 luglio si levano arie sì, ma di tempesta. Disarmonie continue sfociate nell’acuto delle dimissioni del direttore artistico, con incertezze sulla definizione dei cast e scollamenti che rischiano di far crollare le quinte dell’organizzazione su tutta la credibilità e l’autorevolezza artistica che negli anni il Festival si è conquistato, attraendo pubblico internazionale e generando prestigio ed economie per il territorio».
Marchetti, ci tiene a chiarirlo, non parteggia per nessuno: «Io sto per il Festival che al momento più che armonie pucciniane emette dodecafonie audaci da fare invidia agli epigoni di Schoemberg. Anche quelle hanno un loro perché, ma qui siamo sulle sponde del lago che vide Giacomo Puccini comporre le sue melodie più luminose, le più mature, dense delle suggestioni europee più d’avanguardia sempre rilette nella cultura del bel canto che ha fatto la fortuna e la storia del melodramma italiano. Cacofonie, nelle partiture pucciniane, non ve ne sono mai state. Nell’organizzazione Festival, oggi, invece sento solo quelle. Per questo invito la Regione a farsi parte attiva nella ricomposizione di questo spartito a tutela del buon andamento della prossima stagione del Pucciniano».
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