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LUCCA: Bus odissea per gli studenti, Marchetti (FI): «Nel Ctt Nord mezzi immatricolati anche 28 anni fa e si vede. Disservizi inaccettabili»

«E’ inutile che le istituzioni e i loro rappresentanti di Pd e sinistra, dall’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli in giù, vengano a far passerella per inaugurare bus a spruzzolini di pochi mezzi qui e lì, come i 9 del dicembre scorso, se poi 50 studenti vengono lasciati a piedi mentre tentano di raggiungere le loro scuole perché i bus si guastano un giorno sì e l’altro pure. Prima risolvere i problemi, poi fare passerelle. Grazie». L’affondo parte dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti fresco dall’aver appreso del mezzo centinaio di ragazzi diretti a scuola che ieri a Porcari non hanno potuto prendere il loro bus, intrappolati in una rete di corse saltate e mezzi strapieni. E mentre le cronache locali danno conto di servizio balbettante in tutta la piana lucchese ma anche a Borgo a Mozzano, Marchetti carica: «Ad abbonamento o biglietto acquistato – è il motto – deve corrispondere servizio certo e sicuro. Non c’è una mezza misura. Un guasto può accadere. Un guasto un giorno sì e uno no invece non deve succedere. In particolare nelle fasce di pendolarismo studentesco, mi permetto di aggiungere, già che si tratta di una tipologia di utenza in gran parte minorenne che le famiglie debbono poter affidare a un pubblico servizio con serenità e sicurezza. Visto poi che pagano oltretutto un costo sempre più salato».

Marchetti si arrabbia ma non si sorprende: «Le flotte in quota Ctt Nord contano nonnini su gomma immatricolati addirittura nel secolo scorso. Il Matusalemme del gruppo è stato messo su strada nel lontano 5 marzo 1991. Io questo non lo so per scienza infusa, ma perché la Regione stessa mi ha fornito questi dati sull’anagrafica dei mezzi in risposta a una mia interrogazione. E le carte d’identità dei bus non sono confortanti».

Già perché l’età implica anche che i mezzi non siano portatori di tecnologie propriamente all’avanguardia: «Non tutti hanno climatizzazione se non nell’abitacolo dell’autista, ma non sono pochi i mezzi su cui nemmeno chi lavora per ore a bordo può contare su temperature regolabili. Pedana automatica? Un sogno nella grandissima parte dei casi. E per mezzi in procinto di festeggiare il ventottesimo compleanno su strada, non c’è manutenzione che tenga. La situazione non migliora certo con tre bus nuovi qui e due là. Quelli servono per le fotografie di chi amministra. Intanto i ragazzi restano a piedi. Il patto che quotidianamente tanti cittadini utenti stringono con l’azienda di trasporto comprando un titolo di viaggio viene così di fatto tradito da parte del gestore. E questo è inaccettabile».

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