«Senza impianti il ciclo dei rifiuti non si chiude. Il resto è esercizio di filosofia da parte della sinistra, ma a pagare sono poi i cittadini, sia in termini di aumenti tariffari che di costi del lavoro per chi opera nel sistema rifiuti». A ribadire la posizione di Forza Italia sono il Capogruppo azzurro in Consiglio regionale Maurizio Marchetti e il Vicepresidente dell’Assemblea toscana Marco Stella, che intervengono sulla scorta di quanto emerso dall’incontro delle rappresentanze sindacali unitarie di Alia spa, la società di gestione di servizi ambientali della Toscana Centrale.
«Se pensiamo – incalzano Stella e Marchetti – che già oggi nell’Ato Toscana Centro 200mila tonnellate di rifiuti vengono ogni anno indirizzati a smaltimento fuori dalla Toscana, non osiamo immaginarci il futuro prossimo. Ma il peggio è che non sa immaginarlo neppure la Regione, dove si punta a cambiamenti di prospettiva ma senza, in realtà, avere una prospettiva da cambiare. In Toscana, per non scontentare nessuno, da tempo sullo smaltimento dei rifiuti il Pd e la maggioranza dei governi regionali hanno sempre deciso di non decidere facendo marciare il sistema a briglia stretta per non perdere consenso elettorale».
Finché: «Finché oggi la Toscana si ritrova senza impianti e ben lontana dall’autosufficienza cui dovrebbe puntare rispetto a un ciclo di gestione dei rifiuti compiuto ed efficiente. La politica della differenziata spinta e dei rifiuti zero – concludono Marchetti e Stella – da sole non bastano. Non si può delegare la governance delle politiche di un settore tanto delicato all’educazione civica dei singoli. Perché qui il sistema salta, il ciclo integrato non si integra con nulla, le tariffe aumentano e i lavoratori legittimamente si preoccupano».
Leave a comment