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FIRENZE: Funzioni Province: proseguono con Vivarelli Colonna audizioni chieste da Marchetti (FI). «Avanti con la riflessione fino a modificare la legge regionale»

«Proseguire la riflessione ascoltando altri soggetti coinvolti nella riforma Delrio sul riordino istituzionale fino a modificare la legge regionale nelle parti che, è sempre più evidente, non hanno funzionato»: questo l’appello lanciato alla maggioranza di governo regionale da parte del Capogruppo di Forza Italia nell’Assemblea toscana Maurizio Marchetti a margine della seconda sessione di audizioni promosse proprio da lui in I Commissione (Affari istituzionali) per fare il punto sugli effetti della legge 22/2015, quella che avrebbe dovuto riordinare le competenze tra enti.

«Alla luce del ricorso sulle deleghe presentato dal Presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna – racconta Marchetti – mi sono posto dubbi sullo stato di attuazione della legge ma anche sulle linee stabilite dalla normativa regionale. Ho dunque proposto alla Prima Commissione di avviare un’istruttoria. Per questo nella scorsa sessione abbiamo ascoltato l’assessore Vittorio Bugli, e oggi lo stesso Vivarelli Colonna».

Il quadro è quello degli oneri senza risorse che gravano sulle Province: «Edilizia scolastica e manutenzione stradale sono competenze delicate – osserva Marchetti – ed è emerso con chiarezza che queste sono in capo a enti, le Province, che ad oggi si trovano con le casse vuote, e dunque impossibilitate di fatto a ottemperare ai loro doveri. Se già con Bugli avevamo concordato che sulle materie ambientali e legate al turismo permaneva una gran confusione, oggi con Vivarelli Colonna abbiamo acquisito consapevolezza maggiore su questo altro fronte disfunzionale».

Ecco perché il Capogruppo di Forza Italia rilancia oggi spingendo a nuovi approfondimenti, proposta che la Commissione ha accolto: «Anche in attesa di capire cosa farà il governo portare a compimento la riforma Delrio rimasta zoppa – riflette Marchetti – frattanto è giusto dare seguito al lavoro di ascolto di soggetti interessati dalla legge 22/2015, come ad esempio UPI Toscana, per arrivare alla modifica della legge regionale nelle parti che si dimostrano inefficaci. La riflessione di tutti, maggioranza in testa, deve essere tesa – invita Marchetti – a far funzionare gli enti provinciali e comunali che per carenza di risorse, umane e finanziarie, si trovano in grave difficoltà di governo. Abbiamo il dovere di provvedere e di farlo in tempi brevi – conclude Marchetti – dal momento che ne va della sicurezza delle nostre strade e degli immobili dove studiano i nostri ragazzi».

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