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FIRENZE: Approvvigionamenti in sanità, Marchetti (FI): «Estar fa a gara sì, ma in tribunale a suon di ricorsi e impugnazioni»

«Quando il farmaco, quando i macchinari e quando le protesi, ci pare che l’attività di Estar ormai si produca più nelle aule del tribunale amministrativo che nell’approvvigionamento di beni e servizi. La Regione ci metta mano, perché oltre ai disservizi derivanti dall’annullamento o dalla sospensione delle gare ci sono anche gli oneri di spesa pubblica derivanti dalla rifusione dei ricorrenti a cui il Tar spesso dà ragione»: l’attacco arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti e prende le mosse dalle motivazioni della sentenza con cui il tribunale amministrativo regionale della Toscana annulla la gara per la convenzione di durata triennale per la fornitura di tomografi computerizzati.

«Appresa la notizia dalle agenzie, sono andato a sfogliare gli ultimi pronunciamenti e ne ho trovato subito un altro, le cui motivazioni sono state depositate il 4 gennaio scorso e che accoglie il ricorso contro Estar per la fornitura di protesi ortopediche tra ginocchio, spalla, gomito, polso e mano. Io stesso, ancora, nel novembre scorso mi ero occupato della procedura anche lì rimasta bloccata da contenzioso per il farmaco Botox100U, con sentenze del Tar toscano e del Consiglio di Stato. Stesso mese, ho dovuto dare voce ai sordi per via delle forniture di pile per gli apparecchi acustici sempre peggiori e sempre di meno. Poi, ieri, ho dovuto apprendere dell’esaurimento scorte di sacche per l’alimentazione artificiale di cui un malato di Sla che vive a Ponte a Egola, a San Miniato di Pisa, è rimasto privo. Privo di cibo: capito?»

Marchetti ha preso tutto il pacchetto di contenziosi, sentenze e gap di fornitura e ha messo a punto un’interrogazione a risposta scritta appena protocollata: «Sì perché oltre al disagio concreto e immediato patito dai cittadini che restano quando senza farmaco, quando senza prestazione, quando senza cibo o senza ausilio – osserva Marchetti – c’è anche il danno per le casse pubbliche laddove il procedimento giudiziario si concluda con obbligo di rifusione dei ricorrenti. I contenziosi sono vistosamente troppi».

Dunque l’interrogazione, si diceva, con quesiti che alla giunta regionale chiedono la valutazione politica sull’«operato di Estar alla luce di quanto esposto in premessa e dei contenziosi sopra richiamati», ma soprattutto invocano «provvedimenti urgenti» per far sì che «la centrale unica regionale di approvvigionamento di beni e servizi per il sistema sanitario toscano garantisca l’espletamento lineare delle procedure di gara in particolare evitando di esporsi a continui ricorsi e impugnazioni con esiti sovente avversi, con conseguenti oneri derivanti dall’obbligo di rifusione dei ricorrenti; assicurando efficienza ed efficacia negli approvvigionamenti per beni e servizi necessari al regolare funzionamento del sistema sanitario regionale; scongiurando il verificarsi di esaurimento scorte di farmaci, ausili o protesi nonché la mancata fornitura di nuovi macchinari e assistenza tecnica relativa».

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