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CARRARA: Barriere architettoniche, il Piano abbattimenti non convince Forza Italia. Interrogazione di Marchetti (FI) in Regione

«Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche formulato dal Comune di Carrara non convince, è incompleto di ben quattro tra gli elaborati previsti dalla legge. Ma in Toscana quanti e quali sono i Comuni in questa situazione o comunque indietro sul piano previsto con legge regionale 47 del 1991? E quanti i finanziamenti eventualmente erogati dalla Regione dal 2015 a oggi?»: è in buona sostanza questo ciò che chiede il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti attraverso un’articolata interrogazione alla giunta toscana.

L’iniziativa è stata assunta in accordo con il Consigliere comunale azzurro a Carrara Lorenzo Lapucci, e proprio dalla situazione di Carrara prende le mosse: «Per quanto riguarda il Comune di Carrara – recita l’atto – “il programma  di abbattimento delle barriere architettoniche del triennio 2019-2020-2021” adottato dal Comune e previsto dalla Legge regionale N. 47/91 è incompleto in quanto mancano i 4 elaborati previsti per legge con i quali vengono definiti i contenuti dei programmi, ovvero:  1. rilievo di spazi, strutture ed edifici, sia pubblici che privati, aperti al pubblico, riguardante la situazione su tutto il territorio rispetto all’accessibilità, fruibilità e sicurezza di detti luoghi;  2. relazione che illustra le azioni da realizzare nei vari settori di cui all’art. 2 e definisce le priorità d’intervento in riferimento alla disponibilità finanziaria ed ai programmi di intervento nei settori stessi nonché alle indicazioni contenute nelle disposizioni di cui al primo comma dell’articolo 3; 3. schede tecniche riferite ai singoli interventi con l’indicazione dell’entità delle opere e dei relativi costi, nonché dei tempi previsti per la realizzazione degli stessi; 4. relazione finanziaria contenente, tra l’altro, l’indicazione dei modi con i quali si intende far fronte alle spese. Oltre incompleto – scrive ancora Marchetti – “il programma triennale  di abbattimento delle barriere architettoniche” previsto dalla Legge regionale 47/91 deve ritenersi insufficiente ed inadeguato (anche in presenza dei 4 elaborati sopracitati) a garantire una programmazione organica volta al superamento delle barriere architettoniche, in quanto lo stesso deve essere inquadrato in un sistema più ampio delineato dalle suddette norme nazionali che definiscono i PEBA come principale strumento di pianificazione urbanistica per determinare l’abbattimento delle barriere architettoniche ed individuare i percorsi urbani accessibili al fine di garantire la fruizione alle persone disabili di ampie zone del territorio comunale».

L’atto, quattro pagine filate a partire dai riferimenti costituzionali, apre poi ad esplorare la situazione complessiva dei Comuni toscani rispetto a questa materia delicata. Dunque i quesiti, con Marchetti che alla giunta toscana chiede «quali siano i Comuni toscani che hanno adottato i PEBA, quali, invece, gli Enti Locali che presentano ancora forti difficoltà nell’abbattimento delle barriere architettoniche», «quali progetti per l’abbattimento di barriere architettoniche abbia finanziato o cofinanziato la Regione dal 2015 ad oggi» e, infine, «quali azioni ha intrapreso la Regione o intende intraprendere, per “stimolare le amministrazioni comunali all’approvazione dei Peba”». La risposta è attesa in forma scritta.

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