«Un’indagine conoscitiva sul sistema degli affidi e sugli istituti di tutela dei minori a livello nazionale»: è quanto il gruppo Forza Italia alla Camera chiede alla presidente della Commissione Affari sociali con una lettera che prende le mosse dall’inchiesta che a Reggio Emilia ha portato a galla un presunto giro di affidi horror, firmata anche dal Vicecapogruppo della compagine azzurra a Montecitorio onorevole Stefano Mugnai. Proprio lui è autore di una delle proposte di legge che hanno portato, in Parlamento, all’istituzione della Commissione d’inchiesta sui fatti della comunità del Forteto a Vicchio del Mugello, alle porte di Firenze: «Anche in quella circostanza – ricorda Mugnai che nel 2012, come Consigliere regionale toscano, ebbe a presiedere la prima commissione regionale di inchiesta sul Forteto – si era davanti ad abusi resi possibili a causa di una distorsione nel sistema degli affidi dei minori, che venivano affidati dalle autorità all’interno di quella comunità setta dove subivano pratiche orrende condannate anche per via giudiziaria con sentenze fino al terzo grado, e dunque definitive. Oggi siamo ancora in attesa che la maggioranza faccia effettivamente partire la Commissione d’inchiesta parlamentare, e io questo lo lamento anche alla luce dei fatti di Reggio, ma appare evidente che bisogna allargare l’orizzonte della ricognizione. Il Forteto, oggi, purtroppo a quanto pare non è più un caso isolato».
Mugnai ricorda che già in origine la sua richiesta era che la Commissione d’inchiesta aprisse lo sguardo all’intero sistema degli affidi: «La maggioranza – richiama – ritenne l’argomento troppo vasto e preferì limitare l’analisi della vicenda Forteto per brevità di tempi. Oggi, alla luce di quanto sta emergendo a Reggio Emilia, sono pronto ad avanzare di nuovo quella richiesta. Sospetto che il sistema degli affidi sia strutturato in maniera da lasciare aperte intercapedini dove possono insinuarsi deviazioni. Come con i colleghi Roberto Novelli e Claudio Pedrazzini abbiamo scritto nella lettera alla Presidente della Commissione Affari sociali della Camera – continua Mugnai – l’inchiesta emiliana “apre inevitabilmente uno squarcio inquietante e solleva domande sull’affidamento dei minori e sull’intero sistema nazionale degli affidi e sulla gestione dei minori fuori famiglia”».
Di una cosa Mugnai ha certezza: «Quella degli affidi è una filiera degli affetti lungo la quale i bisogni dei bambini e dei ragazzi debbono potersi incontrare con la generosità di adulti che li accolgono con grande altruismo. Perché la filiera funzioni, essa deve garantire affidabilità a tenuta stagna. A 360 gradi. Oggi evidentemente non è così».
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