“Oggi 1200 militanti, simpatizzanti ed eletti di Forza Italia hanno manifestato in modo chiaro il proprio sì alla TAV, alle grandi e piccole infrastrutture e al futuro. Volevamo assumere, come partito, un impegno preciso con i piemontesi a favore dello sviluppo e della crescita di Torino, della nostra Regione e dell’Italia. Da questa convinzione nasce lo slogan ‘dalla protesta alla proposta’ che ha accompagnato questo evento”. Ad affermarlo il coordinatore regionale in Piemonte di Forza Italia Paolo Zangrillo.
Afferma l’esponente azzurro: “Non abbiamo scelto piazza Palazzo di Città a caso. Questa è la piazza che ospita il Governo della Città grillina che una ventina di giorni fa ha votato irresponsabilmente il suo ‘no alla Tav’ aggiungendo l’ultimo tassello ai disastri compiuti fino ad oggi. Sarà proprio un caso che Torino sia la città più cassaintegrata del Paese e con una disoccupazione giovanile da record. La decrescita felice, il pauperismo pentastellato non hanno fatto cambiare verso a Torino, così come non lo farà cambiare al Paese. Anzi alla povertà lasciata dai governi di sinistra, le idee grilline aggiungono la miseria e una intollerabile ‘guerra civile fra poveri’”.
Conclude Zangrillo: “Forza Italia è uno dei pochi partiti che ha titolo per avanzare proposte e soluzioni per la crescita e lo sviluppo. Semplicemente perché parla la nostra storia per noi. Negli anni ’90 a inserire la Tav tra i progetti strategici internazionali ci ha pensato Silvio Berlusconi e se oggi si viaggia in Alta Velocità da est a ovest e da nord e sud è stato grazie alle scelte e alle leggi dei nostri Governi. Il dialogo con gli abitanti della Val di Susa nasce con l’Osservatorio che è stato anch’esso una idea del presidente Berlusconi. Oggi se c’è una scappatoia per riuscire a realizzare la TAV nonostante il diniego di Appendino, Di Maio e Toninelli è grazie sempre a Forza Italia e al suo Gruppo consiliare regionale che ha ideato la possibilità che la Regione Piemonte si sostituisca al Governo se quest’ultimo non continuasse a non considerare strategica questa infrastruttura. Ecco perché oggi siamo stati in piazza a Torino, per rappresentare e testimoniare il nostro impegno nei confronti dei piemontesi a guardare al futuro del Piemonte, combattendo la povertà con il lavoro e non alimentandola come fanno Appendino & compagni con le proprie decisioni avventate”.
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