«Fondo perduto per gli operatori del turismo versiliese in questo anno difficile o sarà il tracollo. A fine settimana tutto sommato a regime, seguono giorni feriali di sostanziale deserto. Così il comparto non può reggere e superare questo delicato 2020. Già nelle scorse settimane avevo chiesto alla Regione misure immediate e mirate, ma Pd e sinistre di governo non muovono un dito»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che torna alla carica dopo aver assistito anche per esperienza diretta alla situazione in cui versa il sistema di turismo e ospitalità in Versilia.
Secondo Marchetti il grave stato di crisi è figlio anche di carenze pregresse: «In oltre due anni da che mi sono insediato in Consiglio regionale – rammenta – se mi concentro bene bene posso ricordare una quantità di sedute della Commissione Toscana costiera conteggiabili sulle dita di una mano. L’organismo ha fatto etichetta, ma rispetto al rilancio di questa area tanto fragile e complessa ma dall’enorme potenziale inespresso della nostra regione ha fatto poco, per usare un eufemismo. E l’Ambito turistico? E’ muto. Che fine ha fatto? Perché non prova almeno a incidere formulando richieste e proposte per il territorio? Un’altra etichetta senza scatto propositivo».
Nel mezzo c’è una Versilia che arranca: «Mancano i grandi flussi del turismo estero, americani e russi in primis, e le strutture che magari fanno il pieno sabato e domenica poi negli altri giorni restano desolati. Che poi quando dico ‘il pieno’ con le normative anti-covid intendo comunque una capacità ridotta da distanziamenti e regole, ovvio. In tutto ciò – prosegue Marchetti – al rischio crac delle imprese del segmento Horeca corrisponde anche una ripercussione di tipo occupazionale, con albergatori, stabilimenti balneari, ristoratori e pubblici esercizi che faticano a programmare le consuete assunzioni stagionali».
«L’ingranaggio perverso rischia di stritolare la Versilia – prosegue Marchetti – a cui per quest’anno servono aiuti a fondo perduto. Non c’è un piano B. B come bonus vacanza per conquistare il quale è necessario sottoporsi a un’assurda maratona digitale che intanto lascia indietro tutta la fetta di utenza più attempata e meno pronta sotto il profilo informatico, ma forse anche la più bisognosa. Per di più tra identità digitale, app e meccanismi vari par d’essere sotto il controllo del Grande Fratello orwelliano, come nella peggiore tradizione grillina. Noi siamo per la libertà e per la praticità. I bonus del governo Pd e M5S paiono uno scherzo di Amici Miei. Come se fosse Antani».
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