“E’ scandaloso, non ci sono altre parole per definire quanto sta accadendo nell’ambito della Multiutility Toscana. Con la consueta arroganza, il Partito Democratico fa e disfa senza consultare i Comuni soci. Ora, ha deciso unilateralmente di stoppare la quotazione in Borsa della società di servizi pubblici (acqua, energia rifiuti) nata per fusione in Alia grazie alla cessione delle partecipate di Firenze, Prato, Empoli, Pistoia e di tanti altri Comuni dell’area Toscana Centro. Il tutto, perché lo chiede lo spostamento a sinistra del Pd a trazione Schlein; poi, quali saranno le ricadute sul tessuto economico e sociale toscano, a loro non interessa”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione urgente.
“Ma in quale altra regione italiana, un partito, con tre sindaci e il segretario regionale stringe un patto con un sindacato, in questo caso la Cgil Toscana, per stoppare la quotazione in borsa di una holding dei servizi? Qui non è tanto in discussione la questione della collocazione in Borsa, ma di una concezione democratica della cosa pubblica. Il problema – sottolinea Stella – è che il Pd fa tutto da solo, senza rimettersi alle decisioni di organi democraticamente eletti come i Consigli comunali. Il Pd decide di fare la multiutility, fa le nomine, poi decide sulla quotazione in Borsa. Oltretutto, la multiutility in Toscana è solo un poltronificio senza politiche industriali e prospettive chiare”.
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