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Questione sicurezza a Grosseto: strumentalizzazione ingiustificabile del centrosinistra

Il miglior modo per mettere a tacere le polemiche è parlare con i fatti. L’istituzione di un assessorato alla sicurezza è stata fortemente voluta da Forza Italia, poiché trattasi di un problema caldo a livello locale che si inserisce in un quadro nazionale a dir poco raccapricciante. Nei dieci anni di amministrazione di centrosinistra, caratterizzata dalla più totale inerzia, in cui l’allora opposizione di centrodestra alzava la voce sulla sicurezza urbana, nulla è stato fatto se non consegnare la città al completo abbandono e, si sa, il degrado richiama degrado e nel degrado si sviluppano la delinquenza e la microcriminalità. L’assessorato presidiato da Fausto Turbanti è stato il primo segnale che l’amministrazione Vivarelli Colonna ha dato alla città per affrontare in maniera seria e concreta il problema sicurezza. I primi frutti, nel primo anno, non hanno tardato ad arrivare e mi preme elencarne alcuni al consigliere Mascagni: i risultati eccezionali, raggiunti dalla polizia municipale in collaborazione con le altre forze dell’ordine, nella lotta al commercio abusivo sulle spiagge ed ai parcheggiatori abusivi, le operazioni antidegrado, l’impegno profuso nella emergenza incendi, la videosorveglianza e le politiche educative. A ciò si aggiunge la “rivoluzione sicurezza”, un’attività programmatica che entro la fine dell’anno vedrà intensi servizi di presidio e pattugliamento all’ospedale Misericordia, nell’area compresa tra Via Don Minzoni e Via Roma, all’interno dell’area ZTL ed alla stazione ferroviaria. Il tutto accompagnato da una rivoluzione tecnologica, con nuovi equipaggiamenti e nuove tecnologie per la condivisione di informazioni in tempo reale.

I dati ministeriali elaborati dal Sole24Ore (pubblicati il 9 ottobre) parlano di un incremento delle denunce nella provincia di Grosseto dell’1,1%. Come sottolinea il Questore Ponziani, ad aumentare non sono i reati ma la propensione dei cittadini a denunciare, permettendo così alle forze dell’ordine ed a chi si occupa di sicurezza di poter intervenire. Grosseto su 106 province d’Italia si piazza al ventinovesimo posto, un parametro complessivo calcolato in base al numero delle denunce ogni 100.000 abitanti.

Strumentalizzare i dati per colpire l’amministrazione di centrodestra è pure fantapolitica: l’analisi si concentra infatti sulla provincia che è formata da 28 comuni in larga parte amministrati dalla sinistra e riguarda l’anno 2016, dove il centrodestra ha iniziato a governare in città solo nella seconda metà.

Siamo tutti consapevoli di non avere la bacchetta magica e della complessità del problema, ma a Grosseto c’è finalmente una chiara volontà di cambiamento e di inversione di rotta. L’unico attacco che deve essere mosso è nei confronti delle scellerate politiche nazionali PD che anziché risolvere i problemi delle amministrazioni locali giocano ad aumentarli, mettendo in seria difficoltà chi contrasta la criminalità ed i cittadini che ne fanno le spese. Ma questo è un altro capitolo, che spianerà la strada per la vittoria  del centrodestra alle prossime elezioni politiche. Proprio come è successo a Grosseto.

 

Elisabetta Ripani

Capogruppo Forza Italia Comune di Grosseto.

 

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