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Pichetto e Porchietto (FI): ora che le indagini sono finite non ci sono più scuse, Finpiemonte deve essere riformata

Il senatore Gilberto Pichetto con l'onorevole Claudia Porchietto

L‘attività di riforma avviata su Finpiemonte aveva subito una decelerazione a causa delle indagini in corso che vedevano coinvolto il suo ex presidente. Ora quindi, con l’arresto dell’indiziato di peculato ed esaurita l’attività giudiziaria, Chiamparino non ha più scuse per tergiversare, deve dare seguito a quanto promesso per rilanciare Finpiemonte”. Ad affermarlo il senatore Gilberto Pichetto, coordinatore regionale di Forza Italia Piemonte, e la vicepresidente uscente della Commissione Attività Produttive in Regione Piemonte onorevole Claudia Porchietto.

Concludono i due parlamentari piemontesi: “Dopo la presentazione imbellettata del nuovo corso di Finpiemonte era giunta la notizia delle indagini che coinvolgevano i vertici di Finpiemonte. Questa situazione é servita come scudo per paralizzare l’attività della nostra partecipata, riducendola all’ordinaria amministrazione. Dopo quattro anni di navigazione a vista, pensiamo però che non ci siano più alibi: la Giunta regionale deve rimettere Finpiemonte in condizione di operare al meglio, comunicando anche quali misure intende attivare per controllare la sua partecipata in modo che non si ripetano più i fatti incresciosi che abbiamo vissuto in questi mesi e che portano alla distrazione di fondi della collettività. Pare evidente che sianomancati i controlli nonostante avessero il centrosinistra avesse tramutato Finpiemonte in un Ente vigilato. Qualcuno ne risponderà?”.

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