“La caduta del muro di Berlino ha determinato uno spartiacque decisivo nella storia dell’Europa, simbolo di liberazione per il nostro continente da qualunque forma di oppressione e di totalitarismo. Ci è sembrato doveroso, in tale ricorrenza, e aderendo agli intenti della recente risoluzione europea di condanna di tutti i regimi dittatoriali del XX secolo, proporre un disegno di legge specifico, di modifica della Legge 645/1952 (cosiddetta Legge Scelba), volto a introdurre il reato di “apologia dei totalitarismi”, prevedendo di applicare le pene già previste dalla legge anche a chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi dei regimi nazisti e comunisti oppure le loro finalità antidemocratiche. E’ indubbio infatti che il pronunciamento del Parlamento europeo rivesta importanza assoluta, riaffermando il valore di una Memoria storica realmente condivisa sul piano europeo e libera da condizionamenti di carattere ideologico. Un disegno di legge che in questa fase storica risulta particolarmente attuale dato che, ancora oggi, il comunismo, in diversi Paesi del mondo, si declina attraverso feroci dittature, come nel caso della Corea del Nord o del Venezuela. In Italia è ancora in piedi, singolarmente, un altro muro, alto, non meno pericoloso e di cui doversi vergognare, quello delle ideologie, in particolare di quella comunista. La proposta va in quella direzione: picconare l’ultimo muro rimasto”.
Lo dichiara Enrico Aimi, senatore e capogruppo in Commissione Affari Esteri per Forza Italia
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