«Sull’ospedale della Versilia e il ripristino dei sottotetti di accesso al presidio, dalla Regione solo promesse… al vento! E sì che proprio il vento aveva danneggiato le tabelle e scoperto i cavi nel lontano 2015. Ormai sono danni d’antiquariato. La giunta toscana aveva promesso di ripararli entro il 2019 scrivendolo nero su bianco, ma ancora è tutto fermo e a breve volge l’anno. A meno che l’appalto non sia stato vinto da Babbo Natale con promessa d’intervento nella Santa Notte quando arriverà con slitta e renne, non vedo possibilità che l’annuncio venga rispettato. E’ assurdo e questi tempi sono inaccettabili»: l’attacco arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, appena eletto e confermato anche nel ruolo di Coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca.
L’iniziativa di Marchetti partì nel maggio scorso grazie alla documentazione fotografica fattagli pervenire su segnalazione dei cittadini dal Coordinatore comunale di Forza Italia a Viareggio Marco Dondolini, componente del direttivo provinciale del partito. Oggi proprio Dondolini torna a produrre immagini sullo stato attuale dei sottotetti della rampa d’accesso all’ospedale versiliese: «E’ tutto uguale!», raffronta Marchetti.
«Quel sottotetto – ricordava anche nella sua interrogazione – versa ormai da anni in condizione di grave insicurezza tra cavi scoperti, pannelli mancanti ed evidente complessiva situazione di rischio». Il tutto risalente a «uno scoperchiamento verificatosi durante uno degli episodi meteo avversi del 2015, una bufera di vento», spiega Forza Italia. «Di lì sotto – consideravano Marchetti e Dondolini – passano le persone».
All’interrogazione di Marchetti, la Regione per il tramite della Asl Nord Ovest aveva risposto così: «L’intervento di adeguamento è stato progettato ed inserito in un programma di intervento […] nel mese di aprile 2019. Attualmente sono in corso le procedure di gara per l’affidamento dei lavori. Considerando le procedure necessarie e i tempi tecnici per l’esecuzione dei lavori la completa sistemazione è prevista non oltre la fine di questo 2019».
«Quattro anni già ci parevano troppi – allarga le braccia Marchetti – e ora qui si va ancora per le lunghe. In più, intanto, permane la chiusura di aree di parcheggio dipendenti sempre per motivi legati a sicurezza strutturale. Per quanto ancora?»
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