«Sulla Manifattura Tabacchi di Lucca se il Pd fa da sé rischia di fare per tre; tre soli, però. Il progetto va discusso con la città e quindi col Consiglio comunale»: questo il monito che arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti nel giorno in cui la Regione ha sottoscritto due accordi di programma per la riqualificazione di varie realtà lucchesi. Uno di questi protocolli coinvolge proprio Regione Toscana e Comune di Lucca sulla riqualificazione dell’ex Manifattura.
«Si tratta di uno dei principali complessi immobiliari cittadini – sottolina Marchetti – e discuterne futuro e destinazione a livello pubblico è il minimo. Soprattutto dopo la firma dell’accordo di programma con la Regione che individua risorse anche proprio per la riqualificazione di questa struttura»:
«Le opposizioni in Consiglio comunale da tempo hanno richiesto una sessione straordinaria dell’Assise, finora mai presa in considerazione. Ma a fronte della complessità del progetto – rileva Marchetti – della caratura d’interesse collettivo che quell’area riveste e dell’investimento regionale di 9,9 milioni di euro a fronte di un costo complessivo stimato in 16,8 milioni beh: davvero è arrogante che il Pd su un intervento del genere pensi di far passare le scelte sul capo dei cittadini escludendo le opposizioni».
Marchetti guarda anche oltre la richiesta di Consiglio comunale straordinario rivendicato a Lucca da Forza Italia e dalle altre opposizioni, e depositata ormai due mesi e mezzo fa: «Io chiedo a Regione e Comune che si apra un confronto pubblico con i cittadini sulle specifiche destinazioni della Manifattura Tabacchi, ma anche delle risorse a disposizione. Ci troviamo in una fase criticissima – osserva Marchetti – in cui se ci sono contributi in solido benissimo, ma potrebbe darsi che in questo momento la città si senta di esprimere altre priorità, altri bisogni. Va ascoltata. La Manifattura Tabacchi è un bene collettivo, va riqualificata certo ma sulla base delle esigenze territoriali. Il Pd non faccia da sé o rischia di fare per tre. Tre soli, però, purtroppo».
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