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LUCCA: Casi limite al pronto soccorso, Marchetti (FI): «Tra pazienti smarriti e nonnini dimessi con prescrizioni poco ‘domestiche’, emergenza urgenza a tutto caos»

«Tra pazienti smarriti e nonnini restituiti ai familiari con prescrizioni davvero poco ‘domestiche’, è evidente che il pronto soccorso dell’ospedale di Lucca viaggia a tutto caos. I sanitari sono stremati e casi come quelli registratisi negli ultimi giorni ne sono la spia evidente. Che si aspetta ad assumere? Alla Regione ho chiesto tempi certi per reclutamento di nuovo personale sanitario a tutti i livelli professionali»: l’iniziativa è scattata sotto forma di interrogazione da parte del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti. Lo spunto è stato offerto stamani dal caso riportato dalle cronache locali del paziente dato per andato via dal pronto soccorso sulle sue gambe quando invece era lì in attesa di essere visitato, e dalla segnalazione giunta direttamente a Marchetti di un anziano con occlusione intestinale liberato in parte al pronto soccorso, e poi dimesso con prescrizione che ha fatto sentire inadeguati i familiari: «Enteroclisma con 2 litri d’acqua su paziente affetto da Alzheimer e che i sanitari, nel verbale di pronto soccorso, descrivono loro stessi come confuso e non collaborante. E chi gliela somministra, a casa, una pratica del genere? Qui mi pare che ormai si navighi un po’ troppo a vista, ma nel mezzo c’è la ciccia della gente: dei sanitari evidentemente esposti a uno stress di cui comprensibilmente si iniziano a vedere i segni, e soprattutto dei pazienti e dei loro congiunti che vengono persi di vista».

«E se letteralmente perso di vista è stato il malato oncologico di cui il pronto soccorso l’altra notte aveva perduto le tracce, avendolo chiamato in visita alle 5.50 senza ottenere risposta e andando oltre senza verificare perché quella risposta non stesse arrivando, per poi il mattino dopo dire ai congiunti che se ne era andato via da solo mentre lui era lì a aspettare – ricapitola Marchetti che espone i due casi di scuola nella premessa del suo atto – sostanzialmente persa di vista è stata la dignità dell’altro anziano e della sua famiglia, chiamati ad effettuare operazioni che con qualche ora in più di degenza potevano essere praticate da personale qualificato e in perfetta sicurezza, dato che il paziente non era affatto collaborante e due litri di enteroclisma non sono uno scherzo nemmeno a cose normali».

«La Asl si è giustificata col sovraffollamento del pronto soccorso – osserva l’esponente di Forza Italia – ma ciò non rende ugualmente accettabile lo smarrimento di pazienti o la delega ai loro familiari di pratiche necessitanti di certa esperienza. Bisogna piuttosto ricorrere con somma tempestività all’implementazione degli organici – scrive Marchetti nel suo atto – così da far cessare la condizione di estremo stress in cui versano gli operatori sanitari e di cui tali episodi sono testimonianza». Dunque le richieste, con Marchetti che alla Regione chiede «in che tempi pensi di pervenire al reclutamento di nuovo personale sanitario destinato al pronto soccorso dell’ospedale di Lucca con dettaglio dei diversi profili professionali» e «come ritenga, frattanto, di scongiurare il ripetersi di altri casi come quelli riportati in premessa, a cui parrebbe applicarsi con scarsa appropriatezza il concetto di diritto alla salute».

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