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LUCCA: Cartiera Pieretti di Marlia, mozioni Marchetti (FI) in Regione e Provincia: «Subito tavoli istituzionali per preservare occupazione e produzione»

Una mozione in Provincia di Lucca per chiedere subito un tavolo di confronto istituzionale con azienda e lavoratori, più un’altra mozione affine in Regione per chiedere anche il coinvolgimento della giunta toscana: questo il doppio fronte istituzionale aperto sulla Cartiera Pieretti di Marlia, a Capannori, da Maurizio Marchetti nelle sue qualità di Consigliere provinciale di Alternativa civica di centrodestra da un lato e di Capogruppo regionale di Forza Italia dall’altro.

I due atti sono sostanzialmente affini, ma se nella mozione per l’ente territoriale Marchetti impegna la Provincia di Lucca «ad attivarsi con immediatezza all’istituzione di un tavolo di confronto con azienda e lavoratori sullo stato della Cartiera Pieretti di Marlia a Capannori (LU) con l’obiettivo di assicurare la tenuta occupazionale dell’azienda e la realtà produttiva nella sua interezza, sgombrando i timori per le sorti dei 40 lavoratori ivi occupati», alla Regione chiede un impegno simile ma entro un tavolo interistituzionale in cui l’organo di governo toscano abbia ruolo di mediazione sulla vertenza. A entrambi invece, Marchetti chiede anche l’impegno «a riferire sugli sviluppi della vertenza e sulle azioni di merito via via intraprese».

I presupposti del resto esistono, e Marchetti li ricapitola nella parte narrativa dei suoi due atti: «A Capannori (LU), nella frazione di Marlia – si legge nelle mozioni provinciale e regionale – si trova una delle più antiche aziende cartarie italiane: la Cartiera Pieretti. Fondata nel 1924 dalla famiglia omonima e dedicata alla linea produttiva della carta alimentare, negli Anni 50 del Novecento si converte alla produzione di imballaggi e cartotecnica. Ai tempi odierni, l’azienda attraversa ormai da mesi una situazione di difficoltà che si riverbera, tra l’altro, nell’irregolarità nei pagamenti degli stipendi che nei mesi scorsi ha portato i lavoratori a proclamare lo stato di agitazione. Nei giorni scorsi, poi, il 22 luglio, la Cartiera Pieretti avrebbe presentato una richiesta di concordato preventivo in bianco, informando i dipendenti dello stato delle cose solo ieri, 24 luglio, attraverso l’affissione di un cartello in bacheca aziendale. Attualmente – sottolinea Marchetti nei suoi due atti paralleli – la Cartiera Pieretti occupa circa 40 persone che temono per la loro continuità occupazionale e per la stabilità della realtà produttiva nel suo complesso». Ecco perché chiede a Provincia e Regione di interessarsi parallelamente e sinergicamente della vicenda.

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