“La follia manettara e giustizialista del M5S ha trovato la massima espressione nella tanto sbandierata Riforma Bonafede (in vigore dal 1 gennaio 2020) che ha disposto la sospensione della prescrizione – istituto giuridico che incide sul diritto fondamentale della ragionevole durata del processo – dopo il primo grado di giudizio. Si tratta di un provvedimento illiberale che lede lo Stato di Diritto e mette a rischio i principi della nostra Costituzione”.
A dichiararlo sono la deputata grossetana di Forza Italia, Elisabetta Ripani, ed il coordinatore provinciale del partito azzurro, Sandro Marrini.
“Un Paese democratico non abolisce la prescrizione ma i processi lenti – incalzano Ripani e Marrini -. E se per i grillini l’intenzione voleva essere quella di velocizzare i tempi della giustizia, hanno clamorosamente mancato il bersaglio causando l’esatto effetto contrario: fine processo mai ed imputati eterni. Così l’imputato, anche se assolto in primo grado, potrà dover sottostare ai giudizi di appello e di Cassazione senza limiti temporali di prescrizione. Passare tutta la vita in attesa di giudizio non è giustizia, è la peggior forma di violenza contro i cittadini onesti, perché, ricordiamolo al Ministro Bonafede, ‘anche gli innocenti finiscono in galera’ (circa 28.000 casi di risarcimenti dallo Stato per ingiusta detenzione dal 1992 ad oggi). Il danno è enorme anche per la vittima, che ha interesse ad un pronto accertamento della responsabilità ed alla punizione del reato. Ma non solo: l’irragionevole durata dei processi pregiudica il diritto a difendersi e la stessa funzione rieducativa della pena”.
“La questione è irrisolta e merita una riforma strutturale che né i giustizialisti del M5S né i finti garantisti del PD stanno affrontando seriamente per via di contrasti interni alla maggioranza che potrebbero far saltare in aria il Governo. Se le teorie folli del M5S in tema di giustizia sono note a tutti, siamo rimasti invece sbalorditi della retromarcia del PD: tanto clamore ai tempi dell’opposizione per poi piegarsi alla volontà grillina pur di salvare le poltrone una volta andati al governo insieme. La proposta di legge di Forza Italia soppressiva della Riforma Bonafede è stata infatti nuovamente rinviata in commissione dopo mesi di tira e molla e tornerà in aula alla Camera il 24 febbraio. Forza Italia non arretrerà di un millimetro. Accanto alle battaglie nazionali, sul piano locale abbiamo deciso di aprire le nostre sedi per informare i cittadini sugli effetti della riforma e sul contenuto della nostra proposta di legge. Forza Italia – concludono Ripani e Marrini – è schierata in prima linea per una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi: abbiamo il dovere di combattere per una giustizia giusta e veloce, contro chi la strumentalizza a suo piacimento con teorie becere e dannose per mera propaganda elettorale”.
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