“Iniziano a emergere le prime contraddizioni nel ‘governo del cambiamento’: Salvini vuole eliminare il tetto al contante, Di Maio lo smentisce e rilancia con l’agente provocatore. Due proposte in forte conflitto fra loro, esemplificative di due culture completamente opposte: l’una liberale, l’altra giustizialista e statalista”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Nazario Pagano. “Pensare di introdurre una figura come quella dell’agente provocatore – aggiunge – significa in buona sostanza creare una fattispecie grottesca: l’istigazione al reato di Stato. Un abominio giuridico che contrasta con lo spirito garantista della nostra Costituzione e con i principi della Cedu di cui l’Italia fa parte”.
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