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FIRENZE: Telemarketing molesto in cornetta, Mugnai (FI) in prima linea: «Pressing per il regolamento attuativo della nuova legge e task force dedicata di polizia postale»

«La Regione si adoperi con ogni iniziativa atta al controllo e al contrasto del marketing telefonico selvaggio. Per parte mia, una volta insediato in Parlamento, farò di tutto affinché sia velocizzato l’iter per l’emanazione del regolamento attuativo della legge approvata nella scorsa legislatura che amplia anche ai telefoni cellulari l’accesso al Registro delle Opposizioni. La tutela dalle intrusioni deve essere una priorità per tutti»: a parlare così è il capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai, neoeletto con Forza Italia alla Camera dei Deputati ma ancora in carica in Consiglio regionale dove è pronto a depositare un’interrogazione per domandare alla giunta toscana di mettere nero su bianco le iniziative assunte o in programma, e comunque una presa di posizione di merito.

La presa di posizione di Mugnai invece è chiara e non si fa attendere: «Il termine ultimo per l’emanazione del regolamento attuativo della legge approvata nella scorsa legislatura e vigente dal 4 febbraio scorso è il 4 maggio prossimo. Io però mi impegnerò affinché si acceleri, così da assicurare ai cittadini un’opportunità di tutela in più il prima possibile. Intendo con ciò raccogliere certo l’appello degli oltre 122mila italiani che hanno sottoscritto la campagna e la petizione lanciate da Il Tirreno, ma anche il testimone del compianto senatore Altero Matteoli che per primo ha portato in commissione l’iniziativa legislativa a alla cui memoria è stata dedicata, nel dicembre scorso, la legge di riforma del settore».

Quanto alla compravendita di utenze, Mugnai considera: «Questo è ambito d’interesse della polizia postale. Con noi al governo, dato che il nostro programma prevede proprio un rafforzamento degli organici, nulla vieta di provare a immaginare una task force dedicata che si occupi in maniera specializzata e specifica anche di questo aspetto che, date le sue propaggini all’estero, potrebbe richiedere connessioni investigative anche da parte dell’Interpol e dell’Europol».

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