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FIRENZE: Rifiuti, Marchetti (FI): «Raccolta differenziata fallisce obiettivi 2012, di che si bea la Regione? Dalla giunta poche idee e ben confuse»

«Raccolta differenziata? Onestamente non capisco la Regione di cosa si bei, visto che non c’è Ambito territoriale ottimale che raggiunga la soglia del 65% fissata dalla legge per il 2012. Siamo al 2019… e per il 2020 la Regione ha fissato il fantasmagorico obiettivo del 70%. Ma la giunta Pd scherza o cosa? Qui continuano a buttare l’immondizia in discarica e a stoccare gli scarti di filiera senza un autentico piano di destinazione del rifiuto. Hanno poche idee e ben confuse, questa la verità»: l’analisi arriva dal Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti all’indomani della presentazione dei dati sulla raccolta differenziata in Toscana presentati dalla Regione.

«I 2,2 punti percentuali di crescita media – è la lettura di Marchetti – più che con gli investimenti asseriti dalla Regione vanno di pari passo con una crescente sensibilità ambientale rivolta al riciclo e al riuso soprattutto da parte dei più giovani, millennials in testa. Dubito che la generazione Thumberg applauda nell’apprendere che in Toscana solo 98 comuni su 273 hanno raggiunto l’obiettivo del parametro fissato dalla legge per il 2012 al 65%. Ripeto: 2012. Siamo nell’anno di grazia 2019 e non c’è Ato che centri la percentuale, con una media regionale del 56%. E un fatto è certo: in Toscana hanno governato sempre Pd e sinistre. Non comprendo di cosa si compiacciano».

Marchetti insomma boccia la lettura del dato narrata dalla Regione: «E’ di tutta evidenza – afferma – che l’obiettivo di piano sulla raccolta differenziata fissato dalla Regione per il 2020 al 70% è unicamente una bandierina piantata sul campo del consenso elettorale ma, come tale, non è destinata a sventolare bensì solo a languire. Per di più le bandierine di solito non sono destinate a produrre alcun frutto».

Secondo Marchetti non è più tempo di accontentarsi: «Noi realmente siamo per la differenziata spinta – afferma il Capogruppo regionale di Forza Italia – ma lo eravamo già negli anni scorsi. Oggi non è più tempo di contentarsi se si gratta qualche punto percentuale senza mai avvicinarsi alle asticelle. Servono politiche attive che articolino il tema rifiuti, non solo raccolta ma anche produzione e gestione degli industriali, declinandone ogni aspetto in una dimensione non fatta di annunci civetta ma di buone prassi e consolidamento delle pratiche quotidiane. Per fare questo bisogna uscire tangibilmente dalla logica del nascondere il rifiuto in discarica continuando a moltiplicare i conferimenti, per altro spesso in sordina, verso siti che si sarebbero già dovuti chiudere e bonificare. Anche sul tema rifiuti il Pd di governo regionale non ha saputo spingere avanti la Toscana. Il fallimento degli obiettivi di legge sono il risultato. E c’è ben poco da ridere».

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