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FIRENZE: Piano rifiuti, da Marchetti (FI) in aula focus su cartario e tessile: «Intere filiere non sanno come e dove smaltire gli scarti di produzione. Colpevole che la Regione non dia risposte a imprese alla canna del gas»

     «Tra Lucca e Prato interi distretti, cartario e tessile, non hanno dove smaltire i loro scarti di produzione. Queste filiere, il cui rilievo produttivo è internazionale e che rappresentano per la toscana un fiore all’occhiello, sono alla canna del gas e a loro la Regione non dà risposte. Nemmeno in questa relazione. Io trovo questo atteggiamento colpevole per le ripercussioni che rischia di generare anche sul tessuto occupazionale impegnato in questi distretti. Chiedo alla Regione una decisa presa in carico dei loro problemi»: ad accendere un faro sulla questione del pulper – il residuo di produzione delle cartiere lucchesi – e degli scarti tessili per quanto riguarda l’area pratese è stato il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, intervenuto poco fa nel dibattito d’aula innescato dalla comunicazione di giunta inerente le politiche regionali per la gestione del ciclo dei rifiuti.

            In generale Marchetti ha espresso per Forza Italia valutazione negativa sui dati esposti dallo stesso governatore toscano Enrico Rossi: «Non solo non si centrano gli obiettivi che voi stessi vi siete dati – ha incalzato Marchetti – ma ne siamo ben lontani. In più, come nel caso di Lucca e Prato ma non solo, ci sono intere questioni d’area e di filiera non prese in carico. E’ grave e incomprensibile, e l’impressione è che le risposte non si diano perché la maggioranza pattina sulle proprie contraddizioni e decide di non decidere. Ma c’è poco da fare: senza impianti il ciclo dei rifiuti non si chiuderà mai».

            Su Lucca in particolare, e nello specifico su Altopascio, Marchetti ha aperto anche un altro fronte: quello della legge 65/2014 Norme per il governo del territorio. «Inviterei la Regione a verificare come questa legge, che diffusamente viene patita come ostacolo allo sviluppo, ma noi questo lo avevamo previsto già a suo tempo, venga applicata ad Altopascio, con tanto di trasformazione di ettari di terreno agricolo vincolato attraverso progettazioni in cui i concetti di coni visivi tanto cari alla maggioranza vengono del tutto disattesi. E quel che è più grave ciò avviene con avallo della Regione Toscana». Su questo Enrico Rossi ha voluto replicare e, riprendendo la parola, ha promesso a Marchetti di avviare verifiche specifiche.

 

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