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FIRENZE: Fase 3, cinema; Marchetti (FI): «In Toscana un brutto film. Manca l’ordinanza per togliere la mascherina una volta a posto»

«Bisogna accedere ai cinema con la mascherina, giusto. Poi si viene accompagnati al proprio posto sempre indossando la mascherina, giusto. Poi ci si siede, e a quel punto si è fermi, alla distanza corretta dagli altri spettatori e zitti per guardare il film: perché non ci si può togliere la mascherina? Dall’11 giugno scorso le linee guida nazionali lo consentono. Altre Regioni hanno emanato ordinanze di recepimento e in Toscana no. In Toscana continua a vigere l’ordinanza 65 che a pagina 21 dell’allegato 1, quello con le schede tecniche, recita “Tutti gli spettatori devono indossare la mascherina” e punto. Come al solito il Pd toscano resta un passo indietro e penalizza ingiustamente i propri operatori»: la sottolineatura arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che raccoglie la preoccupazione della sezione toscana dell’Anec, l’Associazione nazionale esercenti cinema.

«Su richiesta proprio dell’Anec a livello nazionale – ricapitola Marchetti – il Dpcm sulla Fase 3 dell’11 giugno scorso, all’allegato 9 si occupa anche di cinema e recita: “Tutti gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto […] e comunque ogni qualvolta ci  si  allontani  dallo  stesso, incluso il momento del deflusso”. Dal giorno successivo le varie Regioni si sono allineate con ordinanze ad hoc di recepimento. Lombardia, Piemonte ma anche Emilia-Romagna tra le tante. Noi no: qui chi va al cinema deve indossare la mascherina tutto il tempo, anche durante la proiezione sia all’aperto che al chiuso. Perché?»

Marchetti individua una certa incongruenza rispetto ad altri settori: «In Toscana hanno visto un brutto film, è proprio il caso di dirlo», ironizza Marchetti. «Al ristorante giustamente per consumare i pasti una volta al tavolo la mascherina si può togliere e mangiare e fare conversazione, con conseguente emissione di droplet. Al cinema però gli spettatori fermi, zitti e distanziati devono indossarla per l’intero spettacolo. Non è logico, ma soprattutto è penalizzante per i fruitori e, di conseguenza, per i gestori delle sale cinematografiche».

Marchetti chiede alla Regione di colmare la lacuna: «Il Pd che con Iv governa la nostra Regione è sempre un po’ più sensibile alla tentazione del controllo sociale spinto. Ma non va bene essere più realisti del re. Anche la Toscana recepisca quindi le linee guida ministeriali realizzate col Comitato Tecnico Scientifico – conclude – e lasci gli spettatori godersi lo spettacolo senza mascherina una volta raggiunta la loro poltrona. Altrimenti gli esercenti cinematografici ne risultano sfavoriti rispetto ai loro colleghi del resto d’Italia».

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